Cerco nutrizionista: tiroidite e hashimoto
Cerco un nutrizionista preferibilmente su Roma che possa aiutarmi con le mie patologie: tiroidite di hashimoto e resistenza insulinica in fase di prediabete.
Ho già posto una domanda qui, sottolineando come esca da 10 mesi di una cheto vlckd con una reintroduzione minima di carboidrati. Ho necessità di qualcuno che possa anche guidarmi in una graduale e piccola reintroduzione degli stessi, senza eccessi (ma non ho più energie e continuo a dimagrire senza che lo voglia).
Vorrei conoscere i diversi approcci a hashimoto (eliminazione glutine e caseine sì o no?), se qualcuno si occupa anche di intestino (che ho capito informandomi essere fortemente legato a patologie autoimmuni, e io non ho mai fatto indagini a riguardo) e come venga gestita insulino resistenza in fase avanzata con la dieta.
Non ho bisogno di perdere più peso, ma tornare a mangiare più equilibrato e compatibilmente con tutte le mie patologie.
La vlckd mi ha peggiorato insulino resistenza e non so perché.
Mi serve una guida affidabile che possa affiancarmi in questa delicata fase.
Grazie a chi risponderà ai miei quesiti, per me è importante conoscere l'approccio prima di riaffidarmi a qualcuno.
Ragazzo sottopeso
Buongiorno, mio figlio di 16 anni, alto 174 cm e con un peso di 54 kg, è dimagrito molto nel corso di un anno, arrivando a pesare per un periodo anche 48 kg. Sono molto preoccupato per lui e mi chiedo se c'è qualche dieta che possa aiutarlo ad accrescere la propria massa corporea. Ho provato di tutto, segnandolo a palestra e cucinandogli abbondanti porzioni di cibo durante i pasti, ma purtroppo non è servito a molto, dato che sul suo corpo sono ben visibili le ossa. Lui stesso si sente molto a disagio per questa sua eccessiva magrezza e si stupisce di come possa essere dimagrito cosi tanto in un tempo relativamente breve.
Tiroidite e insulino resistenza
Mi rivolgo a voi perché sono davvero molto confusa sulla mia alimentazione in questo periodo... Credo di aver fatto una dieta che, per quanto ottima nei risultati (25 kg in 8 mesi) temo abbia dei fondamenti sbagliati e non so più come muovermi.
Un anno fa circa ho avuto diagnosi sia di tiroidite di Hashimoto che di insulino resistenza. Mi hanno prescritto, dopo un repentino aumento di peso, una cheto vlckd da meno di 800 kcal, con proteine + verdure protratta per più mesi (non i classici 21 gg) e pochi grassi...poi una piccola reintroduzione di alimenti, come yogurt e frutta al mattino, 2 pasti a settimana con 60gr di carboidrati associati a proteine e verdure oppure a legumi, e infine latticini 1 volta alla settimana.
A parte quei due pasti la settimana mangio solo verdure e proteine animali (secondo me troppe) a pranzo e cena e come spuntini frutta secca o parmiggiano.
Mi hanno detto che questo schema è l'unico possibile per non riprendere peso, ma a me sembra tanto sbilanciato, oltre al fatto che trovo incongruenze.. La mia naturopata mi ha ad es. fatto presente che lo yogurt è alimento insulinogenico , specie se non bilanciato, e perchè quei 2 pasti la settimana con carboidrati complessi e zero nel resto dei giorni? La mia nutrizionista non mi offre risposte.
Inoltre, confrontandomi con altri sento che molti per la tiroide seguano diete prescritte da nutrizionisti antinfiammatorie, prive di latticini e glutine, ma con carboidrati perchè importanti per la tiroide...a me non è stato detto nulla a riguardo e ho paura di star peggiorando le cose.
Morale della favola il mio metabolismo basale è sceso anziché salire e non so né se sto facendo bene per la mia insulino resistenza né per la tiroidite...sono terrorizzata dai prossimi esami e con tutte queste restrizioni non so più cosa mangiare (mangio anche poche cose di mio, quindi è tutto monotono e la scelta è veramente ristretta).
È possibile abbracciare un'alimentazione che tenga in conto di entrambe i disturbi (e necessità alimentari) e consenta al contempo di mangiare qualcosa di più senza riprendere tutto con gli interessi?
Dieta e meccanismi malsani
Buongiorno, un bel po' di anni fa mi sono recata in un centro dove mi hanno fatto fare per un mese una dieta ipercalorica.. da quel momento in poi, ogni qual volta voglio perder peso, faccio quel tipo di dieta.. mi rendo conto presto però (ho 38 anni), che il mio fisico è cambiato e con stress e lavoro con orari impossibili, quella dieta mi fa stare male perché è priva di carboidrati e zuccheri.
Per cui dopo poco cedo ad abbuffate. Si è innescato nel mio cervello un meccanismo malsano che senza quel tipo di dieta è impossibile dimagrire e vedere risultati… mi sento persa..
Alimentazione nei giorni di allenamento con i pesi
Buonasera;
Mi alleno regolarmente in palestra da oltre due anni dove mi alleno regolarmente 4 volte a settimana facendo il Classico sollevamento pesi in Sala attrezzi.
Da qualche mese la mia compagna mi ha avvicinato al mondo del runnig con un allenamento che risulta quindi prettamente aerobico - parteciperemo ad un maratona a livello amatoriale alla metà di Settembre - facendo si che mi trovi, al momento, ad alternare gli allenamenti con i Pesi in palestra alcuni giorni, e altri facendo regolare allenamento di running.
Dal punto di vista nutrizionale è necessario avere accortezze particolari a seconda del tipo di allenamento svolto?
Ad esempio ha senso assumere maggiormente Carboidrati come Pasta, Riso Patate nei giorni di Runnig piuttosto che nei giorni di allenamento con i pesi?
Grazie
Pelle poco tonica
Ciao, sono una ragazza di 29 anni, faccio sport 5 giorni a settimana alternando pilates, camminata e un po di palestra.
Ho un alimentazione molto sana(colazione completa,spuntini,pranzo e cena con verdure e proteine e poco carbo) sono sempre stata magra (alta 1.65 e peso 49) ma non riesco a tonificare il mio corpo, nell'ultimo periodo poi forse dovuto a un po di stress ho le gambe molto vuote/flaccide e poco toniche, anche la pancia ho sempre avuto la pancia piatta ed è piu flaccida, non riesco a capire dove sbaglio, c'è chi dice che mangio poco per il movimento che faccio e chi dice che è genetica.
Però vedo ragazze della mia età che fanno meno sport e mangiano peggio che hanno magari le gambe molto piu toniche, consigli? grazie mille :)
Pillola anticoncezionale, estrogeni e aumento di fianchi, cosce, glute
In questi mesi mi sono ampiamente informata sulla questione pillola anticoncezionale, estrogeni e il possibile aumento di grasso sulle zone di fianchi, cosce e glutei che ne deriva, scoprendone quindi la correlazione. Si tratta proprio del mio caso: con l’assunzione della pillola ho notato molto evidentemente questi cambiamenti nel mio corpo nel corso del tempo, arrivando fino alla mia condizione fisica attuale. Ho subito insinuato che il motivo di questo aumento fosse dovuto alla pillola e ai suoi estrogeni in quanto nel periodo di assunzione non ho cambiato nulla nello stile di vita alimentare e per quanto riguarda l’attività fisica (se non avendo cercato di migliorare entrambe le cose ancor di più, nonostante le curassi già molto in precedenza); in più, ho riconosciuto questo cambiamento nel mio corpo perché nella vita non ho mai avuto la larghezza di fianchi, bacino e la “pienezza” di glutei che ho adesso.
Valutando l’interruzione della pillola, che ovviamente mi causa anche molti altri problemi (libido, umore, forti dolori da ciclo di cui non soffrivo quando non assumevo la pillola), mi chiedevo se questa alterazione di aumento e deposito di grasso nelle zone sopra indicate potesse diminuire/cessare, con una possibile maggior facilità di perdita del grasso accumulato. Mi chiedo semplicemente come un riequilibrio ormonale naturale possa agire in questo senso, nei mesi o anni successivi ad un’ipotetica interruzione della pillola. La domanda è: se torno al mio equilibrio ormonale naturale, i problemi che la pillola mi ha causato (non solo gli inestetismi ma anche tutto il resto) spartiranno con il tempo e tornerà tutto come prima dell’assunzione? Ovviamente non chiedo una risposta diretta, ma semplicemente un aiuto per capire le dinamiche che riguardano i problemi legati alla pillola di cui ho fatto esperienza. Ringrazio in anticipo per le eventuali risposte.
Sindrome dell'intestino permeabile
Buongiorno,
sono Giuseppina I. e scrivo poiché mi è stata diagnosticata la sindrome dell'intestino permeabile.
Premetto, inoltre, che soffro di colon irritabile da sempre e mi scarico con molta fatica. (molto spesso ho fatto uso di Dulcosoft sciroppo, Movicol, Selg e supposte di glicerina con esiti non sempre positivi).
La stipsi è peggiorata molto da ottobre 2022, in seguito al covid (l'ho preso in forma leggera, niente febbre, solo stanchezza e perdita olfatto). Ho iniziato a scaricarmi con estrema fatica, feci a sassi e molto dure. Ho provato con diversi lassativi e fermenti lattici, senza ottenere i risultati sperati.
Ora, in seguito alla visita e all'esito dell'esame della zonulina alta , il gastroenterologo mi ha consigliato di assumere Serobioma e Xantonet per un mese, associato ad una dieta senza glutine e con alcune limitazioni (poca pasta e poco riso integrali, no pizza, no patate e no pane bianco. Molta verdura. Non latticini, ma latte d'avena e solo kefir e non yogurt, sì al grana 30 mesi e più. Sì a bresaola e crudo, no a biscotti, merendine e prodotti da forno).
Poiché tutto ciò ha stravolto la mia alimentazione, necessiterei di altri consigli riguardanti la dieta (se fosse possibile allegare una dieta idonea, sarebbe per me molto utile).
Le mie abitudini alimentari sono all'incirca queste: molta verdura e frutta di ogni genere (verdura consumata cruda, al vapore o al forno, ad esempio peperoni al forno o peperonata con salsa di pomodoro), carne rossa e bianca, pesce (tonno, salmone e filetto di trota cucinata nel forno con foglie d'alloro), salumi (principalmente crudo, cotto e bresaola), latticini (latte, caprino di latte vaccino o capra, formaggi fermentati, mozzarella di bufala o normale, ricotta di latte vaccino,...), riso e pasta al pomodoro (pomodoro crudo non lo consumo), gelato, qualche volta brioche, fette biscottate e biscotti, semi di lino, pizza margherita con foglie di basilico, uova, ceci,...
Una domanda: è necessario mangiare solo alimenti integrali o posso integrarli con qualcosa di classico? Se, dopo un mese, come mi è stato consigliato, ripeto l'esame della zonulina e rientra nella norma, potrò riprendere a mangiare con il glutine e tornare alle mie vecchie abitudini alimentari?
In attesa di riscontro, la ringrazio infinitamente e la saluto cordialmente.
Giuseppina
Aiuto!!! Non riesco a controllarmi.
Salve sono un ragazzo di 30 anni. Il mio peso oscilla perennemente tra gli 80-85 kg,altezza 1.82. Credo di aver un disturbo dell'alimentazione incontrollata, poiché non riesco a darmi un freno durante i pasti. Mi impongo ogni giorno di non superare certi limiti, ma puntualmente quando inizio a mangiare, non riesco proprio a controllarmi. La sensazione è quellq di non riuscire contrastare l'altro me , che vuole divorare tutti nella maniera più veloce , e senza un fine. Questa situazione va avanti almeno da 10 anni, e avendo in casa genitori diabetici la cosa inizia a preoccuparmi e non poco. L'unica nota positiva è che in compenso faccio abbastanza sport. Stavo pensando a provare l'ipnosi, qualcuno ha per caso già avuto esperienze ? Grazie mille...