Cerco nutrizionista: tiroidite e hashimoto
Cerco un nutrizionista preferibilmente su Roma che possa aiutarmi con le mie patologie: tiroidite di hashimoto e resistenza insulinica in fase di prediabete.
Ho già posto una domanda qui, sottolineando come esca da 10 mesi di una cheto vlckd con una reintroduzione minima di carboidrati. Ho necessità di qualcuno che possa anche guidarmi in una graduale e piccola reintroduzione degli stessi, senza eccessi (ma non ho più energie e continuo a dimagrire senza che lo voglia).
Vorrei conoscere i diversi approcci a hashimoto (eliminazione glutine e caseine sì o no?), se qualcuno si occupa anche di intestino (che ho capito informandomi essere fortemente legato a patologie autoimmuni, e io non ho mai fatto indagini a riguardo) e come venga gestita insulino resistenza in fase avanzata con la dieta.
Non ho bisogno di perdere più peso, ma tornare a mangiare più equilibrato e compatibilmente con tutte le mie patologie.
La vlckd mi ha peggiorato insulino resistenza e non so perché.
Mi serve una guida affidabile che possa affiancarmi in questa delicata fase.
Grazie a chi risponderà ai miei quesiti, per me è importante conoscere l'approccio prima di riaffidarmi a qualcuno.
10 Risposte dai professionisti NutriDoc
Buon pomeriggio Silvia, come le hanno risposto precedentemente i miei colleghi solitamente questo tipo di approcci molto restrittivi devono essere seguiti per periodi ciclici e ristretti, quindi ad oggi è assolutamente consigliata una reintrodizione lenta e graduale dei carboidrati. Basandomi su ciò che ha scritto le posso dire che i carboidrati non sono da abolire anzi, l'importante è puntare a quelli a basso indice glicemico. Per quanto riguarda l'Hashimoto alcune restrizioni sono necessarie ma potrá continuare tranquillamente ad avere un'alimentazione varia che però dovrà essere ripristinata gradualmente. Se vuole sapere di più sul mio approccio può contattarmi al seguente indirizzo caterinasaccone.bio@gmail.com, visito a Roma in zona Talenti (Montesacro) e Colli Albani (Tuscolana). Le auguro una buona serata
Salve concordo con la collega, se vuole saperne più di me e di quello di cui mi occupo la invito a visionare il mio sito www.cristianmastropietro.com Ricevo su 4 studi a Roma, sul mio sito ci sono anche i miei contatti..
Buongiorno signora, sicuramente la situazione che ha descritto è stata gestita male e il precedente regime alimentare ha soltanto peggiorato un quadro clinico già delicato. immagino la sua paura ad affidarsi nuovamente ad un professionista. A mio avviso dovremmo aggiungere nuovamente carboidrati, in piccole quantità, per aiutarla ad uscire da questo lento deperimento. Ovviamente sarà un percorso composto da vari step, ma piano piano dovrà tornare ad avere un regime alimentare normale, nessuno può sostenere una chetogenica per sempre! Andremo ad escludere esclusivamente gli alimenti sconsigliati per la sua patologia, ma prima di tutto questo avrei bisogno di farle fare delle analisi approfondite. Per qualsiasi informazione mi contatti, sarà più facile rispondere ai suoi quesiti. Le lascio i miei riferimenti studiopcarloni@gmail.com, mi contatti tranquillamente anche solo per una chiacchierata conoscitiva. Spero di poterla aiutare. Buona giornata Dottoressa Paola Carloni
Gentile Silvia , capisco le sfide che affronti ma voglio condividere con te una storia di speranza. Sono una nutrizionista e ho sperimentato personalmente la remissione completa della mia tiroidite attraverso la nutrizione di segnale prima di diventare nutrizionista. È un percorso che richiede una consulenza professionale, ma può fare la differenza nella tua vita . Mi farebbe piacere parlarti dei benefici e come possiamo iniziare a lavorare insieme per migliorare la tua salute. Non esitare a contattarmi per discutere ulteriormente. Resto a tua disposizione per aiutarti. Ho il mio studio all’Eur torrino Maria Rosaria Capasso- Nutrizionista di segnale
Buongiorno Silvia, concordo con i miei colleghi. Da quello che scrive c’è la necessità di reintrodurre gradualmente i carboidrati e lavorare sulla tiroide utilizzando un approccio antinfiammatorio. Selezionare determinati alimenti piuttosto che altri ci permette anche di andare a lavorare sull’intestino, ripristinare una barriera magari danneggiata. Sicuramente è necessario valutare alcuni esami e scegliere il percorso più adatto a lei. Sono a sua disposizione, Un cordiale saluto.
Buongiorno, mi presento sono la dott.ssa Ferma, biologa nutrizionista esperta in nutrizionista sportiva e salute della donna. Ho altre pazienti con hashimoto (tra cui anche io ahaha) e insulino resistenza. Baso i miei piani sulla Dieta Mediterranea, la migliore per combattere la malattie in generale, soprattutto quelle autoimmuni, e anche in questi casi sono favorevole sia al glutine (va eliminato sono in caso di celiachia) che alle caseine nelle giuste quantità. Per quanto riguarda l'insulina resistenza sono importanti soprattutto gli abbinamenti. Se ha bisogno di ulteriori informazioni o vuole farmi domande le lascio la mia email ferma.nutrizionista@gmail.com Buona giornata
Buon pomeriggio Silvia, come le hanno risposto precedentemente i miei colleghi solitamente questo tipo di approcci molto restrittivi devono essere seguiti per periodi ciclici e ristretti, quindi ad oggi è assolutamente consigliata una reintrodizione lenta e graduale dei carboidrati. Resto a disposizione saluti Dott.ssa MARIA MASSIMILLA
Buon pomeriggio, mi occupo di patologie autoimmuni tra cui l'hashimoto però potrei seguirla online perché faccio studio a Caserta. Le lascio i miei contatti per maggiori info: info@nutrizionistazito.it www.nutrizionistazito.it
MI OCCUPO DI DIETE PROTOCOLLO IMMUNE ( TIROIDITE, FIBROMIALGIE, MORBO DI CROHN, ENDOMETRIOSI, LUOUS, PSORIASI, ETC DRSSA RITA MELONI 366-6331301 VERONA -MILANO
Salve, Mi chiamo Corinne Dellisanti e sono una nutrizionista online. Mi occupo di alimentazione prevalentemente più clinica , che sportiva con particolare attenzione alle patologie autoimmuni e metaboliche. Capisco la tua situazione e sono disponibile ad aiutarti. Innanzitutto, è importante capire perché la dieta chetogenica ti ha peggiorato l'insulino resistenza. In alcuni casi, la chetosi può infatti peggiorare la sensibilità all'insulina, soprattutto se non è ben seguita. Per quanto riguarda l'approccio a Hashimoto, non c'è una risposta univoca. Alcuni nutrizionisti consigliano l'eliminazione del glutine e delle caseine, mentre altri non lo ritengono necessario. In ogni caso, è importante seguire una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre. Per quanto riguarda l'intestino, è vero che è fortemente legato alle patologie autoimmuni. È quindi importante prendersi cura della salute intestinale, seguendo una dieta ricca di fibre e fermenti lattici. Per gestire l'insulino resistenza in fase avanzata, è importante seguire una dieta chetogenica normoproteica. Questa dieta è ricca di grassi buoni, moderata nelle proteine e povera di carboidrati. In questo modo, è possibile migliorare la sensibilità all'insulina, ridurre l'infiammazione e perdere peso. Naturalmente, la dieta deve essere personalizzata in base alle tue esigenze e condizioni individuali. Per questo, è importante effettuare una visita nutrizionale, durante la quale potremo valutare insieme il tuo caso e definire un piano alimentare personalizzato. Sono disponibile a riceverti via whatsapp. In aggiunta a quanto ho detto, vorrei aggiungere che è importante fare attenzione anche all'attività fisica. L'esercizio fisico regolare è fondamentale per migliorare la sensibilità all'insulina e ridurre il rischio di complicanze legate a Hashimoto e insulino resistenza. Spero che queste informazioni siano state utili. Ti invito a contattarmi per fissare un appuntamento, in modo che possiamo valutare insieme il tuo caso e definire un piano alimentare personalizzato. Per fissare un appuntamento, puoi contattarmi al numero 3479358057 o via email all'indirizzo corinnedellisanti@gmail.com Cordiali saluti, Dott.ssa Corinne Dellisanti nutrizionista