Tiroidite, Fibromi, Allergia nichel, intolleranza istamina, colite
Gent.mi Dottori/Dottoresse,
Sono una giovane donna di 35 anni, sono normopeso, ma soffro delle problematiche indicate in titolo, che mi provocano gonfiore, pesantezza, mal di testa, stitichezza, meteorismo, orticaria, basso progesterone, anemia, capelli fragili, pelle secca: è conciliabile una dieta che tenti di "tenere a bada" queste problematiche? Su quali principi cardine si baserebbe (ad esempio: esclusione di cibi/abbinamenti alimentari)?
Vi ringrazio anticipatamente.
11 Risposte dai professionisti NutriDoc
Buongiorno, io opterei per una dieta a rotazione (non di esclusione totale) degli alimenti a cui risulta intollerante. Inoltre, imposterei un piano alimentare fortemente antinfiammatorio così da migliorare le sue problematiche. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cara Giusy, sulla base di quello che scrivi un’alimentazione potrebbe andare ad aiutarti sicuramente. La dieta si baserebbe non tanto sull’esclusione di alcuni cibi ma sui giusti alimenti dando spazio alla qualità di quello che mettiamo nel piatto. Penserei ad un approccio di natura anti infiammatoria specie per l’orticaria e bisognerebbe valutare anche il discorso intestinale. Sicuramente è necessaria un’attenta anamnesi per capire la situazione in toto e l’approccio in modo che sia personalizzato e mirato. Nel caso volesse una consulenza, io lavoro su Messina e anche online. Un caro saluto
Gentile Giusy, valuti un’eventuale disbiosi intestinale effettuando uno screening del microbiota e la zonulina sierica (non fecale). Patologie autoimmuni e allergie/intolleranze al nichel e istamina, poterebbero avere proprio un’alterazione dei nostri microrganismi come fattore comune. La colite deve necessariamente avere una causa scatenante, senz’altro una disbiosi importante ha giocato il suo ruolo. Le necessita un’alimentazione Low Fodmap per un breve periodo, con conseguente reinserimento, e un protocollo specifico di eventuale wash intestinale, con successivo potenziamento e mantenimento del microbiota. Cordialmente, Sandra Greco
Credo abbia fatto già gli esami specifici per avere queste certezze. Se si, prenda un appuntamento con uno specialista della nutrizione che stilerà una dieta antinfiammatoria escludendo i cibi che hanno provocato l'accumulo di queste sostanze. Buongiorno Dott.ssa Anna Magrino
Buongiorno Giusy, è difficile poterle dire con certezza cosa fare non avendo svolto un'anamnesi precisa della sua condizione. Sicuramente avere un'alimentazione adeguata che tenga conto di queste problematiche potrebbe aiutare a gestire tutto al meglio, soprattutto se si tratta di un'alimentazione antinfiammatoria. Le consiglio di rivolgersi a un professionista per potrer avere un piano personalizzato.
Buongiorno, concordo con la collega che suggerisce una disbiosi intestinale. E pertanto, opportuno eseguire un protocollo di integrazione batterica con associato un piano alimentare di prebiotici che possa supportare e portare a uno stato di eubiosi cioè equilibrio, solo così potrà ridurre lo stato infiammatorio sollecitato dal suo sistema immunitario
Buonasera se ha la certezza di essere allergica al nichel e all’istamina. Dovrebbero averle dato una dieta dove entrambe debbono venir molto ben controllate. Con aiuto alle patologie che dichiara. Ma tutto questo ha tempi lunghi e sicuramente la necessità che venga ben seguita
Gentilissima, La sua situazione richiede un approccio mirato e personalizzato che tenga conto delle diverse problematiche da lei descritte. Una dieta che possa aiutarla a gestire questi sintomi potrebbe basarsi sui seguenti principi: 1.Alimentazione antinfiammatoria: prediligere alimenti freschi e naturali, ricchi di antiossidanti, vitamine e minerali. Per esempio, inserire nella dieta frutta e verdura di stagione, cereali integrali, legumi, frutta secca e semi oleosi. 2.Monitoraggio degli alimenti: valutare l’introduzione graduale degli alimenti per identificare eventuali intolleranze o sensibilità alimentari (sempre sotto supervisione di uno specialista). Una dieta a rotazione può aiutare a ridurre il carico immunitario senza escludere totalmente determinati cibi. 3.Equilibrio ormonale: per supportare il basso progesterone, è utile puntare su alimenti ricchi di vitamina B6, magnesio, zinco e grassi buoni, come avocado, olio d’oliva, pesce azzurro e noci. 4. Gestione della stitichezza e del meteorismo: aumentare gradualmente l’apporto di fibre solubili (ad esempio, avena, mele, carote) e idratarsi a sufficienza. Ridurre il consumo di alimenti fermentabili ad alto contenuto di FODMAP (come cavoli, cipolle, legumi) in una fase iniziale, per poi reintrodurli progressivamente. 5.Supporto della pelle e capelli: un’alimentazione ricca di omega-3 (pesce grasso, semi di lino, chia), vitamina E e proteine aiuta a migliorare la salute di pelle e capelli. Ogni percorso alimentare deve essere personalizzato e valutato con attenzione. Le consiglio di rivolgersi a un nutrizionista esperto che possa aiutarla a impostare un piano alimentare adatto alle sue esigenze. Rimango a disposizione per approfondire o chiarire eventuali dubbi.
Gentile Giusy, escludere alimenti dalla propria dieta non è mai consigliato a me no che ci siano delle diagnosi mediche che certificano determinate condizioni che comportano l'esclusione totale di specifici alimenti. Probabilmente il suo ecosistema batterico intestinale non sta benissimo e vige una situazione di infiammazione che le porta tutte queste problematiche a catena. E' difficile consigliarle che tipo specifica fare in quanto bisognerebbe valutare in primo luogo quali sono le sue abitudini alimentari e quindi capire se ci sono degli alimenti nello specifico che lei poco tollera a causa della situazione infiammatoria dell'intestino. Le consiglio di contattare uno specialista nei disordini intestinali che sappia riequilibrare la flora batterica intestinale così da abbassare l'infiammazione e iniziare a guarire la sua condizione partendo dall'intestino. Rimango a disposizione, Buona giornata
Buongiorno, io opterei per una rotazione degli alimenti per cui manifesta disturbo. imposterei un piano alimentare fortemente antinfiammatorio a basso contenuto in FODMAL, nichel, glutine e istamina. Escluderei anche per 1 mese gli alimenti che interferiscono con il funzionamento tiroideo e aiuterei la tiroide con degli integratori mirati, guardando anche l’intestino. Per info e consulto : bio.ileniabellinvia@hotmail.com
Buonasera Giusy Il quadro clinico è un po’ complesso per quanto riguarda la gestione del protocollo alimentare che deve essere assolutamente mirato per lei in modo tale da alleviare i sintomi il più possibile. Tuttavia prima di dispensare consigli (che in realtà è davvero un protocollo dietoterapico, chiamarli consigli sarebbe veramente riduttivo) sarebbe necessario capire di più sul quadro anamnestico suo, analizzare i suoi esami ematoclinici, leggere cartelle mediche e capire le sue abitudini. Resto a disposizione per un appuntamento online. Può scrivermi a dott.anastasiaiapichino@gmail.com