Intolleranza al latte vaccino
Buongiorno, sono un uomo di 40 anni. In seguito a disturbi intestinali che si manifestavano ogni 2-3 settimane (gonfiore addominale e crampi allo stomaco), ho fatto un test per le intolleranze alimentari al quale risulta una leggera intolleranza al latte vaccino. Nello stesso test, però, non risulto intollerante alla ricotta, ai formaggi fusi e allo yogurt e nemmeno ai formaggi stagionati.
La mia domanda è la seguente: avendo una leggera intolleranza al latte vaccino, non dovrei essere intollerante a formaggi che lo contengono come la ricotta o i formaggi fusi? Per quanto riguarda i formaggi stagionati so che la percentuale di lattosio è molto bassa, ma non contengono comunque latte vaccino?
Grazie a chi vorrà rispondermi.
Luigi
8 Risposte dai professionisti NutriDoc
Buongiorno Luigi, le consiglio di rivalutare la metodica per l'indagine delle sue problematiche intestinali in quanto l'intolleranza al latte vaccino non esiste bensì esistono l'intolleranza al lattosio o l'allergia al latte vaccino. Sono due cose differenti che prevedono la diagnosi con metodologie diverse tra loro ed anche sintomatologie diverse. Qualora abbia già seguito un percorso nutrizionale personalizzato che non le ha portato miglioramenti, le consiglio di rivolgersi ad un Gastroenterologo per approfondire. Rimango a disposizione, Dott.ssa Alessandra Guidobaldi.
L'unico test che può attestare intolleranza al lattosio è il breath test. Gli altri esami non sono indicativi. Può fare un test del microbiota o esame di ricerca di 'zonulina' , 'scatolo' e 'indicano' nel sangue e calprotectina nelle feci per vedere se lintestino è infiammato per 'colite' Nel frattempo le consiglio di non mangiare formaggi se non mozzarella di bufala. Buongiorno Dott.ssa Anna Magrino
Buongiorno Luigi, grazie per la tua domanda, che tocca un argomento molto discusso. È importante fare un po' di chiarezza. Non esiste, scientificamente parlando, un’intolleranza al "latte vaccino" come categoria generica. Ciò che può causare i sintomi che descrivi sono due condizioni diverse: 1. Intolleranza al lattosio: Questa condizione è dovuta alla carenza dell’enzima lattasi, necessario per digerire il lattosio (lo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati). È diagnosticabile solo attraverso test specifici come il Breath Test al lattosio, che misura la produzione di idrogeno nell’aria espirata dopo l'assunzione di lattosio. Prodotti che contengono lattosio in quantità diverse: Il latte fresco contiene una quantità elevata di lattosio, mentre i formaggi stagionati (come il parmigiano) ne hanno quantità trascurabili, rendendoli più tollerabili anche per chi è intollerante. Anche alcuni derivati come la ricotta o lo yogurt possono essere meglio tollerati poiché il processo di fermentazione riduce il contenuto di lattosio. 2. Allergia alle proteine del latte vaccino: Questa è una reazione del sistema immunitario alle proteine del latte, come caseina e sieroproteine. È diversa dall’intolleranza al lattosio e si diagnostica tramite test allergologici (prick test, RAST test, ecc.). In caso di allergia, è necessario evitare tutti i prodotti contenenti proteine del latte. Infine, i test per le intolleranze alimentari non hanno alcuna validità scientifica. Spesso si tratta di test commerciali (ad esempio, basati su misurazioni di anticorpi IgG), che non forniscono risultati affidabili. Gli eventuali miglioramenti dopo l’eliminazione di certi alimenti potrebbero essere casuali o dovuti a un effetto placebo. Se non hai eseguito un Breath Test al lattosio o un test allergologico specifico, ti consiglio di consultare un medico o un gastroenterologo per approfondire la tua condizione. La presenza di sintomi intestinali come gonfiore e crampi potrebbe dipendere da molte altre cause, come la sindrome dell’intestino irritabile o altri fattori dietetici. Spero di averti aiutato a fare maggiore chiarezza. Non esitare a chiedere ulteriori informazioni!
Buongiorno Luigi, putrtoppo questi test per le intolleranze ad oggi non sono considerati validi scientificamente e l'intolleranza al latte vaccino non esiste (al massimo esiste l'allergia, che si valuta però con dei test specifici dall'allergologo). L'unica intolleranza relativa ai latticini esistente è l'intolleranza al lattosio, per cui esiste un test specifico che si chiama BREATH TEST, che si svolge in ospedale o in ambulatorio medico. Mi rivolgerei a un professionista della nutrizione per capire bene quale delle due problematiche potrebbe essere o magar il gonfiore dipende da altro e non dai latticini (a volte un'alimentazione non corretta potrebbe portare spesso a disagi di tale tipo che non sono legati a un singolo gruppo di alimenti).
Buongiorno, ti hanno già risposto in modo chiaro altri miei colleghi; il consiglio migliore secondo me è quello di rivolgersi ad un gastroenterologo, che ti saprà consigliare, in base ai tuoi sintomi, l'esame più corretto da fare. Tieni conto che sicuramente l'alimentazione può avere una parte importante nei tuoi disturbi intestinali, ma anche la componente stress non è da sottovalutare. Ti auguro una buona giornata.
Gentile Luigi da quanto riportato da lei sembra che la problematica sia un po' più complessa sarebbe bene andare a indagare Che cos'è che mangia nella sua routine alimentare soprattutto in che ordine e quantità. Sembra strano ma quando si hanno problematiche intestinali anche di natura non dolorosa, la causa potrebbe essere diversa da quella che ci aspettiamo. Il mio consiglio spassionato è iniziare a fare un diario alimentare riportando quantità e qualità dell'alimento che introduce nell'ordine che lo introduce e valutare solo successivamente con un professionista che tipo di correzioni applicare In questo modo non dovrà neanche rinunciare ad alimenti che potrebbero essere di suo gusto come per esempio i formaggi e lo yogurt. Cordialmente Lucia
Buongiorno Luigi, Capisco la tua perplessità riguardo ai risultati del tuo test sulle intolleranze alimentari. È normale avere domande quando i risultati non sembrano corrispondere pienamente alle proprie aspettative. Per rispondere alla tua domanda, è importante fare alcune precisazioni: Prima di tutto, è fondamentale distinguere tra intolleranza al lattosio e allergia alle proteine del latte vaccino. Intolleranza al lattosio: In questo caso, l'organismo non produce sufficienti quantità di lattasi, l'enzima necessario per digerire il lattosio (lo zucchero presente nel latte). I sintomi più comuni sono gonfiore, crampi, diarrea e gas. Allergia al latte: Si tratta di una reazione del sistema immunitario alle proteine del latte. I sintomi possono variare da lievi a gravi e includere reazioni cutanee, respiratorie e gastrointestinali. Interpretazione dei tuoi risultati: Leggera intolleranza al latte vaccino: Questo significa che il tuo organismo ha difficoltà a digerire il lattosio presente nel latte vaccino fresco. Tolleranza a ricotta, formaggi fusi e yogurt: È possibile che tu riesca a tollerare questi prodotti per diversi motivi: Fermentazione: La ricotta, lo yogurt e molti formaggi fusi subiscono processi di fermentazione che riducono la quantità di lattosio presente. I formaggi stagionati perdono gran parte del loro contenuto di lattosio durante la maturazione.. La quantità di lattosio presente in questi prodotti può essere inferiore alla tua soglia di tolleranza. La tolleranza al lattosio varia da persona a persona. Ti consiglio di consultare un nutrizionista per un'analisi più approfondita della tua situazione. Potrebbe essere utile tenere un diario alimentare per individuare quali alimenti ti causano maggiori problemi. Potresti provare a eliminare temporaneamente dalla tua dieta i prodotti lattieri che ti causano problemi e reintrodurli gradualmente per valutare la tua reazione. È fondamentale leggere attentamente le etichette dei prodotti alimentari per verificare la presenza di lattosio o di derivati del latte. Esistono numerose alternative al latte vaccino, come latte di soia, di riso, di mandorla o di avena. In conclusione i risultati del tuo test indicano una leggera intolleranza al lattosio, ma non escludono la possibilità di tollerare alcuni prodotti lattieri. Per avere un quadro più chiaro della tua situazione, ti consiglio di seguire i consigli sopra indicati. Importante: Questa risposta ha uno scopo puramente informativo e non sostituisce il parere di un medico o di un nutrizionista. Spero che queste informazioni ti siano utili. Cordiali saluti, La tua Biologa Nutrizionista Drssa Corinne Dellisanti
Buongiorno Luigi, la sua domanda ha totalmente senso e capisco il suo dubbio. Per quanto riguarda le intolleranze alimentari possiamo identificarne soltanto 3 come vere e proprie condizioni certificate da test affidabili: intolleranza al lattosio, al fruttosio e il favismo. Purtroppo, i classici test da farmacia o erboristeria che indagano un'eventuale intolleranza a svariati alimenti non sono validi scientificamente e quindi sono uno spreco di soldi. Difatti, le incongruenze delle analisi che ha svolto sollevano qualche dubbio sulla loro affidabilità considerati i risultati confusi. Bisognerebbe indagare se i suoi disagi intestinali sono davvero dovuti alla componente latte oppure no. Ad ogni modo, tenga presente che quando si parla di intolleranza alimentare c'è una dose limite tollerabile, a differenza delle allergie dove anche piccole quantità di qualsiasi componente può scatenare delle reazioni. Quindi anche le persone intolleranti al lattosio possono tollerare dai 12-15g di lattosio (probabilmente anche di più se i latticini sono ben distribuiti nella giornata). Sintomi intestinali come flatulenze, alterazione della consistenza delle feci, dolore e gonfiore addominale possono anche essere scatenati da un eccesso di carboidrati potenzialmente fermentabili dalla microflora batterica intestinale che rilascia diversi gas, di conseguenza un eccesso di questi carboidrati (es: lattosio, fruttosio e altri componenti presenti nella verdura o nei cereali come la pasta) possono portare a tali situazioni. Questi disagi intestinali molto spesso sono correlati a una disbiosi cioè un'alterazione della comunità microbica che vive nel suo intestino dovuto a periodi di stress oppure di troppa infiammazione intestinale. Come hanno consigliato i miei colleghi, consulterei un gastroenterologo per capire se si tratta di colon irritabile e quindi semplicemente limitare i carboidrati fermentabili valutando lei se delle semplici modifiche nella dieta possano bastare per migliorare la situazione. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti, Buona Giornata