Modifiche salvate

Dimagrimento difficile

Anna (Catania)
9 Settembre 2024
12 Risposte

Buonasera, sono una donna di 37 anni, sovrappeso non grave dall'età di 10 anni. Diete fai da te già dalla preadolescenza, da una decina d'anni seguita da numerosi nutrizionisti (4 diversi) e di recente anche da un medico (dietologo ed endocrinologo). Ho una condizione di lieve insulino-resistenza, ovaio micropolicistico, trombofiloa genetica (assumo cardioaspirina) ma nessun'altra patologia ormonale.
Per anni il mio peso è rimasto fisso a 69 kg nonostante le diete; dopo diversi cicli di ketogenica ho avuto lievi disturbi alimentari. Attualmente il mio peso oscilla tra 73 e 76 kg. L'ultimo percorso intrapreso, che ho seguito con costanza, non mi ha fatto perdere un etto, ma anche i percorsi precedenti sono stati inefficaci.
Faccio attività aerobica e anaerobica 3 volte a settimana, mangio pochi carboidrati, ho il terrore degli zuccheri, non ho episodi di abbuffate da almeno due anni, anche quando mangio fuori sono attentissima, seguo il piano alimentare dell'ultimo esperto da cui sono andata (anche se non ho perso nulla) e continuo a restare ferma. Il peso resta uguale anche nelle settimane in cui ho feste o eventi e magari mangio di più. Non so più che pesci prendere. Tutti i nutrizionisti da cui sono andata mi hanno proposto come soluzione unica la ketogenica, che comunque ho fatto tre volte in passato e che mi ha lasciato strascichi psicologici di grande portata. Davvero la chetogenica è l'unica soluzione per me? È possibile che non perda peso pur non essendoci una condizione di malattia particolare, a parte quelle citate? Sono confusa e scoraggiata.

12 Risposte dai professionisti NutriDoc

Nicolò Ferri

Buongiorno Anna, il suo caso andrebbe analizzato più in profondità. Certamente la dieta chetogenica non può essere l'unica alternativa per risolvere le sue problematiche di peso. Sicuramente c'è una condizione di infiammazione sottostante che non permette al suo corpo di rispondere al meglio ai trattamenti dietetici che le sono stati proposti. Prima si agisce con un piano alimentare mirato a disinfiammare e poi si agisce sul dimagrimento. Tenendo conto anche di una condizione psicologica da attenzionare. Per ulteriori approfondimenti non esiti a contattarmi.

11 Settembre 2024
Carla Lamberti

Buongiorno, ha mai provato una dieta mediterranea,fatta bene? Il suo organismo con tutte queste “diete” soprattutto la keto è “sconvolto” ha bisogno di un momento di pausa per ricominciare ad alimentarsi in maniera giusta ! Dopo potrà intraprendere un nuovo tipo di alimentazione “sana”e cominciare a perdere peso! Cordialmente

11 Settembre 2024
Andrea Subioli

Buongiorno, nel suo caso non si parla di dieta ma di percorso, bisogna fissare degli obiettivi a medio - lungo termine e raggiungerli con pazienza e costanza. Purtroppo non esiste un piano alimentare migliore ma esiste solo lei come persona fisica, in sostanza va trovata la quadra, ma questo vale per tutti non solo per lei. Per qualsiasi cosa rimango a disposizione e può contattarmi in privato, cordiali saluti.

11 Settembre 2024
Ilaria Salvatori

Buongiorno Anna! La dieta chetogenica è un approccio fortemente sconsigliato nei soggetti che soffrono di disturbi alimentari… l’approccio consigliato è sicuramente Una classica dieta mediterranea, nella quale non c’è bisogno di limitare i carboidrati ma di scegliere le giuste fonti! Buona giornata

11 Settembre 2024
Maria Massimilla

Buongiorno bisogna analizzare bene la situazione e scegliere la strada meno dannosa con risultati a lungo termine... tutto e subito non si può e soprattutto stare bene psicologicamente e mentalmente senza subire un'ossessione verso il cibo , ma con molta calma e pazienza per poter capire i meccanismi ormonali che si sono installati compresa molta infiammazione Saluti Dott.ssa MARIA MASSIMILLA

11 Settembre 2024
Valeria Moio

Salve, nei soggetti insulino resistenti e con PCOS la chetogenica non è l’unica soluzione, sopratutto se in passato ne ha risentito psicologicamente. Le consiglio una sana alimentazione mediterranea, vedrà che con i giusti alimenti riuscirà ad ottenere grandi risultati. Resto a disposizione. Cordiali saluti.

11 Settembre 2024
Gaia Orsetti

Buongiorno, come medico le posso dire che è importante innanzitutto gestire le patologie sottostanti con un approccio non tossico, l'ovaio policistico e l'insulino resistenza sono problemi endocrini da non sottovalutare, poi è indispensabile disintossicare l'organismo. La dieta strettamente intesa non è utile, deve imparare a mangiare in modo sano sempre, scegliendo gli alimenti che possano nutrire e non solo soddisfare il palato, deve imparare come combinarli per meglio favorire il processo di digestione e assimilazione. Se vuole può contattarmi: info@studiobiomedico.it Saluti

11 Settembre 2024
Sara Ardino

Ciao Anna, ho letto attentamente la tua richiesta e mi sono soffermata in vari punti a riflettere. Da quello che dici capisco che tu hai una questione di fondo da risolvere: il rapporto con il tuo corpo. Ti chiedo, allora, di valutare un professionista che lavori su questo problema, non togliendo calorie, carboidrati, ecc... ma AGGIUNGENDO il piacere di mangiare e di vivere senza essere perseguitati dal numero sulla bilancia. E' scontato, ma lo preciso per dovere, che devi essere seguita anche da un endocrinologo che possa valutare la tua situazione di PCOS e di insulina-resistenza. Ti lascio con una domanda: perchè sei terrorizzata dagli zuccheri, che ti hanno fatto di male? Sono a disposizione se volessi approfondire il mio metodo di rieducazione alimentare senza (pre)giudizi. sarardino@gmail.com

11 Settembre 2024
Sergio Lo Re

Salve, studi dimostrano che nei casi di trombofilia genetica la tipologia di piano alimentare più sicuro è rappresentato dalla dieta mediterranea. Il suo stato di "lieve insulino-resistenza" può tranquillamente essere trattato con l'assunzione di carboidrati che danno una bassa risposta glicemica ( cereali integrali). Tuttavia, anche se oggi non ha episodi di abbuffate la cosa che più preoccupa del suo quadro clinico, anche in relazione a cio che riferisce del suo passato, è la presenza di "terrore degli zuccheri" che potrebbe identificare uno spettro di DCA ancora presente in lei e così fosse andrebbe, in primis diagnosticato e successivamente trattato da uno staff composto da professionisti del settore sanitario tra cui il Nutrizionista. Chetogenica nel suo caso assolutamente sconsigliata. Saluti Dott. Sergio Lo Re.

12 Settembre 2024
Valentina Esposito

Buongiorno, la soluzione per lei è un percorso nutrizionale in cui le si insegna nuovamente ad avere un bellissimo rapporto con il cibo, a goderne i sapori e a non averne ansia, un percorso psicologico di accompagnamento, più un' attività fisica, quella che più le piace. L'approccio sarebbe di tipo mediterraneo, in cui i carboidrati sono presenti dal 45% al 55%, quindi probabilmente ne sta assumendo anche pochi in questo momento. é un percorso di de-costruzione e ri-costruzione mentale e fisica, probabilmente non semplice ma con la giusta dose di volontà e accompagnamento di validi professionisti, l'obiettivo si raggiunge senza dubbio. Mi scriva per qualsiasi info. Un caro in bocca in al lupo. Dott.ssa VE

12 Settembre 2024
Massimo d'Angelo

Egregia Anna; Prima di procedere con un nuovo percorso nutrizionale, mi permetto di suggerire un percorso di psicoterapia. È essenziale che Lei ristabilisca una relazione sana con il cibo come priorità assoluta. Sarà compito dello psicoterapeuta valutare quando sarà il momento opportuno per intraprendere un nuovo percorso nutrizionale, equilibrato e magari seguendo l'approccio mediterraneo.

12 Settembre 2024
Amina Remli

Salve Anna, mi dispiace leggere della sua situazione, di sicuro dovrebbe prendere una pausa dai percorsi dietetici dimagranti per il momento, si sente che lei è stanca e frustrata da questa situazione.. detto questo ci sono tecniche dietetiche per sbloccare il peso fermo e tornare a perdere peso senza che sia per forza un percorso chetogenico, se è interessata mi può contattare per parlarne. Saluti.

15 Settembre 2024
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