Scorporare amidi e grassi
Salve io seguo un regime di Digiuno intermittente 16:8 e volevo sapere se è logico scorporare i grassi dai carboidrati nel pasto pomeridiano per mangiarli poi la sera insieme a verdura e proteine.
Chiedo questa cosa perché ho letto che nonostante i grassi abbassino il picco glicemico prolungano notevolmente l'azione dell'insulina.
Quindi vorrei avere il pasto pomeridiano con un 100-120 grammi di carboidrati amidacei con un po' di olio d'oliva e un po' di proteine animali, per poi mangiare un frutto nel pomeriggio e poi la sera una bella insalata con tante proteine e grassi.
Vorrei un parere in merito, grazie.
7 Risposte dai professionisti NutriDoc
Buongiorno Salvio, ti sconsiglio di aggiungere questo elemento di rigidità nella tua dieta. I pro e i contro di dissociare i lipidi dai carboidrati vanno praticamente ad equilibrarsi. Oltre questo, ti ricordo che è molto più rilevante l'apporto energetico delle 24 ore e la quantità totale dei macronutrienti rispetto alla loro distribuzione e abbinamenti. Il digiuno intermittente ti sarà più che sufficiente per creare la calma insulinica che cerchi, e una dieta con un elemento di rigidità in meno da rispettare come lo dissociazione di carboidrati e lipidi ti aiuterà a sostenere meglio la dieta nel lungo termine e ad avere più varianti di cibi da scegliere, riducendo il rischio di carenze nutrizionali.
Concordo con il collega, inoltre ti consiglio di utilizzare un digiuno 16:8 con la prima colazione abbondante, pranzo completo e spuntino leggero, con salto della cena. Utilizzando questi accorgimenti, gli studi ci dicono che è più efficace ai fini dimagranti rispetto a procedere come fai tu con il salto colazione. Inoltre occhio alle carenze nutrizionali, per seguire un digiuno 16:8 conviene sempre affidarsi ad un professionista della nutrizione (biologo nutrizionista, dietologo o dietista).
Ciao Concordo con i colleghi per seguire un digiuno intermittente devi affidarti ad un professionista e non azzardare nulla (biologo nutrizionista, dietologo o dietista) Ciao Dott.ssa MARIA MASSIMILLA
Salve, premesso che alla base del dimagrimento ci sia la restrizione calorica e il bilancio tra entrate e uscite energetiche giornaliere detto in parole povere. Il digiuno intermittente potrebbe essere una strategia diversa per ottenere uno stesso risultato o renderlo più efficiente. Concordo con i colleghi sul fatto che essendo un regime nutrizionale di non semplice gestione di affidarsi a un professionista della nutrizione che nel nostro paese ricordo sono soltanto: biologo nutrizionista, dietista e dietologo. Saluti, dott. Salafia Massimiliano
Salve, allora il digiuno intermittente si prefigge di farti entrare comunque in chetosi nelle ore di digiuno, il fatto di mangiare grassi durante il digiuno non ti fa avere senso di fame quando fai un digiuno prolungato, poiché non ti fa uscire dalla chetosi se è questo che stai cercando, altrimenti non avrebbe senso lo scorporare le due cose. Concordo con quello che hanno detto i miei colleghi cioè meglio un digiuno dove si salta al cena perché molto più fisiologico che saltare la colazione, l'organismo la sera si prepara al riposo invece la mattina è in fase catabolica e quindi è necessario ad esempio fare una buona e abbondante colazione (suvvia a saltar la colazione poi diciamocelo sono buoni tutti ....ma poi non è detto che si dimagrisca!) e al di la si tutto il resto il dimagrimento è sempre legato alle quote caloriche introdotte rispetto a quelle utilizzare! SI faccia seguire e non faccia da se
Buongiorno Scorporare grassi dai carboidrati nel cronico non porta alcun beneficio Meglio considerare un pasto bilanciato in tutti i suoi macro e micro