Modifiche salvate

Cosa posso fare?

Martina (Roma)
13 Maggio 2024
9 Risposte

Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni. All'età di 3 mesi per problemi digestivi è stato sostituito il latte materno con del latte di riso (tutto sotto controllo medico), a 5 mesi dopo vari episodi di rigurgito mi hanno fatto fare un gastroscopia, la quale ha riportato il reflusso gastro-esofageo. Successivamente sono state fatte delle analisi per le intolleranze , sono risultata positiva solo al lattosio, per cui inutile dirlo , mai toccati alimenti con lattosio fino ai 15-16 anni in cui ho voluto fare varie prove assumendo Lacdigest , ma senza grandissimi benefici.

Attualmente riesco ad assumere il quantitativo di mezza mozzarella senza lattosio prima di incorrere nei classici sintomi del disturbo. Per evitare questo tipo di problemi ho eliminato totalmente i latticini sostituendoli con bevande vegetali che alterno con rotazione di ogni settimana , mangio solo dolci cucinati da me, nemmeno acquistati in pasticceria, per evitare le contaminazioni.

E' praticamente tutta una vita che la mia vita è condizionata dal cibo che mangio, e io sono molto attenta a questo, eppure c'è qualcosa che mi sfugge, perchè il mio reflusso è diventato un'ulcera , e con periodicità almeno 1 volta a settimana ho la diarrea che dura 2-3 giorni. Sotto consiglio del gastroenterologo ho eseguito Alex Test, gastroscopia con Biopsia, analisi per celiachia e sensibilità al glutine, eppure tutto è risultato negativo .
Mi è stata consigliata una purga e un successivo trattamento con Normix, ma con nessun beneficio, la dottoressa ha quindi escluso la sindrome da colon irritabile.

Io onestamente non so più a che tipo di medico rivolgermi per capire come fare a tenere sotto controllo i miei attacchi di diarrea, perchè mi condizionano talmente tanto da non consentirmi di lavorare in un ufficio, di non poter uscire un sabato sera, di non poter fare una vacanza. Vorrei venirne a capo

9 Risposte dai professionisti NutriDoc

Gaia Orsetti

Buongiorno, il problema non è legato solo al lattosio, va valutato il suo modo di mangiare, di digerire e di assorbire i nutrienti nel complesso, oltre che la qualità del cibo che acquista, lo stato del suo intestino evidentemente infiammato su cui bisogna intervenire. Non si può tralasciare nemmeno la parte emozionale... Mi contatti se vuole un appuntamento per capire come agire a 360° nel modo più naturale possibile info@studiobiomedico.it Saluti

15 Maggio 2024
Matteo Pio Tessa

Buongiorno, sicuramente c’è stato o c’è qualcosa che si sbaglia a livello di piano alimentare. La malattia da reflusso gastroesofageo richiede molteplici accorgimenti: ci sono alimenti che vanno assunti con più frequenza rispetto ad altri ed alimenti che vanno evitati assolutamente per evitare di aumentare i sintomi. Bisognerebbe valutare inoltre anche il numero di pasti effettuati, la loro composizione, il timing con il quale vanno assunti i macronutrienti oltre a tutti gli accorgimenti in termini di cottura, preparazione e gestione degli alimenti stessi all’interno del piano. Se vuole avere più informazioni possiamo fissare un’appuntamento, sarei felice di aiutarla a risolvere questa sua problematica al fine di migliorare la qualità della vita.

15 Maggio 2024
Andrea Subioli

Buongiorno, questi tipi di problemi purtroppo incidono non soltanto sulla salute ma anche sulla qualità della vita. Dalle indagini fatte non risulta nessuna problematica in particolare, ed escluderei l'intolleranza al lattosio come fattore principale, per venirne a capo è necessario intervenire sullo stile di vita in generale, alimentazione mirata e sicuramente anche attività fisica personalizzata. Un primo consiglio potrebbe essere quello di adottare la dieta FODMAP per un determinato periodo. Può contattarmi in privato se vuole un appartamento e insieme possiamo trovare una soluzione duratura. 15 Maggio 2024 Cancella questa risposta

15 Maggio 2024
Giulia Mostini

Buongiorno Martina Sono d'accordo con la collega: bisgonerebbe concentrarsi sull'intestino, valutando la possibilità di fare un test per la disbiosi e capire se c'è un'alterazione del microbiota intestinale perché è da lì molto spesso che parte tutto il malessere che ha descritto. Una volta effettuato questo, si può svolgere un percorso personalizzato alimentare per disinfiammare l'intestino e capire quali sono gli alimenti che le causano maggior disagio, oltre che svolgere una cura di probiotici specifici per la problematica.

15 Maggio 2024
Stefano Rivellini

Buongiorno, ha descritto solo parzialmente la sua storia collegata al problema che manifesta. Comprendo il suo disagio e il desiderio di risolvere i sintomi che avverte ma per risolvere o contenere, in chiave funzionale, la sua sintomatologia è necessaria un'anamnesi profonda su molti aspetti che nella sua richiesta non sono stati descritti. È un disturbo che parte da lontano ma che si è consolidato, probabilmente, attraverso comportamenti alimentari da indagare. Inoltre, non è noto il suo stile di vita e il riflesso del suo modo di vivere e alimentarsi sul sistema nervoso e sugli aspetti ormonali. La malattia e/o il disturbo funzionale sono sempre figli del nostro modo di stare al mondo. Occorre una visita molto accurata. Saluti

15 Maggio 2024
Maria Massimilla

Buongiorno capisco la sua situazione di difficile gestione ma una volta escluso una serie di problematiche bisogna mirare all'alimentazione, stile di vita, la parte emotiva e psicologica e soprattutto stress . Capire l'intestino e il colon come sono messi se infiammati o no, capire il tipo di alimentazione che si utilizza e poi procedere con probiotici che hanno effetto benefico sul disturbo funzionale. Occorre una visita nutrizionale e poi procedere. Se vuole informazioni mi può contattare e fissare un appuntamento...sarò lieta di aiutarla saluti Dott.ssa MARIA MASSIMILLA

15 Maggio 2024
Francesco Inzerra

Evidente che a livello alimentare a già fatto tanto non è un problema di Disbiosi fodmap ecc quindi bisogna andare avanti e capire cosa può determinare il problema a livello gastrico che incide a livello intestinale

15 Maggio 2024
Sonia Rossi

Buongiorno collaboro da 2 anni con un biologo nutrizionista laureato anche in farmacia.....con la giusta dieta e i giusti integratori abbiamo risolto situazioni simili. Se ha bisogno ci siamo Dr.ssa Sonia Rossi

16 Maggio 2024
Anna Magrino

Buongiorno, la visita con un nutrizionista l'aiuterebbe molto. È importante cosa si mangia, quanto e quando in questi casi. Eliminando alcuni cibi si allevia subito il reflusso. Sconsiglio i PPI (i protettori) ma consiglio probiotici 'vivi' che possano aiutarla a riequilibrare la flora intestinale e della bocca. Si affidi ad un nutrizionista Dott. ssa Anna Magrino

16 Maggio 2024
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