La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è un disordine funzionale intestinale, cronica o recidivante, caratterizzato da dolore addominale in relazione a cambiamenti dell’alvo (alternanza di alvo stitico o diarroico) e con segni di alterata defecazione e meteorismo.
I sintomi
La sintomatologia è caratterizzata da dolore addominale che si accompagna a variazioni della frequenza dell’alvo o alla comparsa di feci di consistenza alterata. Il dolore, è il sintomo più frequente, a volte è piuttosto un fastidio a livello addominale. Il dolore di solito si scatena durante il pasto e si allevia o scompare nel momento in cui si ha l’evacuazione di feci o di gas.
Per una sicura diagnosi di IBS i sintomi dovrebbero essere presenti per almeno sei mesi.
L’IBS è una patologia presente in tutto il mondo. E’ una patologia che si riscontra nelle persone più giovani ma studi epidemiologici indicano che questa sindrome aumenta con l’avanzamento dell’età [1].
Come tutti i disordini funzionali a livello gastrointestinale, l’eziopatogenesi dell’IBS non è nota, tuttavia si ipotizza che le sue manifestazioni sintomatologiche siano causate da numerosi fattori [2,3,4].
I diversi meccanismi coinvolti nella patogenesi di IBS includono una motilità alterata, una ipersensibilità viscerale, un infiammazione di basso grado, e lo stress. Anche i fattori genetici potrebbero giocare un ruolo fondamentale nell’infiammazione e nella risposta immunitaria, predisponendo ad una sintomatologia riconducibile a IBS.
La causa precisa di IBS non è nota. I fattori che sembrano svolgere un ruolo fondamentale includono:
1) contrazioni muscolari dell'intestino: le contrazioni troppo forti durano più a lungo e possono causare presenza di gas, gonfiore e diarrea. Le contrazioni troppo deboli possono invece rallentare il transito del cibo e portare a feci dure e secche.
2) componente psicosomatica: le manifestazioni fisiche di IBS possono essere in parte dovute a un forte stato di ansia o uno stress prolungato che iperattiva il sistema nervoso autonomo, il quale a sua volta reagisce con fenomeni vegetativi che inducono problemi fisici. La persona è sempre in allerta e fa delle rinunce, per esempio non frequenta luoghi ed eventi in cui teme di non avere a disposizione il bagno in caso di bisogno oppure evita l’assunzione di alcuni cibi per il timore di perdere il controllo del proprio intestino.
3) gastroenterite: IBS si può manifestare in seguito a una gastroenterite batterica o virale
4) cambiamenti del microbiota e disbiosi: alterando la permeabilità intestinale
La sindrome del colon irritabile è un disordine che può durare tutta la vita ma è possibile andare a ridurre lo stato infiammatorio agendo sull’alimentazione [3].
Di seguito una tabella riassuntiva di alimenti concessi, concessi con moderazione o da evitare:
Alimenti concessi
Pomodori, peperoni, melanzane e tutte le dotate di cuticole, dovrebbero essere spellate
Alimenti da consumare con moderazione
Verdure (carciofi, finocchi, fagiolini, radicchio, verza, cavolfiore, broccoli, broccoletti, friarielli e tutte le verdure molto fibrose e filamentose)
Legumi da consumare in modiche quantità, passati o frullati)
Moderare il consumo di cibi ad alto contenuto di lattasio come: latte, latticini, formaggi, gelato, frappe', panna, creme e bevande a base di latte
Semi come arachidi, mandorle, noci, nocciole, pistacchi, pinoli
Alimenti da evitare
Cereali integrali, pane, pizza
Prugne, mele, ciliegie, banane, cocomero, ananas
Dolcificanti come fruttosio, sorbitolo, mannitolo, saccarina, aspartame
Cibi molto grassi, insaccati, fritti, salse grasse e piccanti, creme e pasticceria ad elevato contenuto di grassi, snack, merendine e gelati
[1] Feldman M, Friedman LS, Brandt LJ. Sleisenger and Fordtran's Gastrointestinal and Liver Disease Pathophysiology, Diagnosis, Management. 10th Edition. 2015. Editore: Elsevier
[2] Brandt LJ, Chey WD, Foxx-Orenstein AE, et al. American College of gastroenterology Task Force on IBS. Systematic review on the management of irritable bowel syndrome in North America. Am J Gastroenterol 2209
[3]Talley N, Spiller RC. Irritable bowel syndrome: A little understood organic bowel disease? Lancet 2002; 360:555-64
[4] Bellini M, Gambaccini D, Stasi C, Urbano MT, Marchi S, Usai-Satta P. Irritable bowel syndrome: a disease still searching for pathogenesis, diagnosis and therapy. World J Gastroenterol. 2014 Jul 21; 20(27):8807-20