Domanda prima visita
Salve, è normale ricevere alla prima visita già un piano alimentare? Senza vedere analisi? Parlo ovviamente di una biologa nutrizionista qualificata
15 Risposte dai professionisti NutriDoc
Assolutamente no questa prassi seguita anche dai vari centri di dimagrimento , ci sono degli esami di base da eseguire successivamente durante il colloquio è dopo l’esecuzione dell’ impedenziometria il professionista può richiedere degli approfondimenti ematochimici o diagnostici da associare prima dell’esecuzione di un piano . A meno che il/la paziente presenta delle patologia e quindi ha già dietro esami indagini e cartelle cliniche Cordiali saluti
Buongiorno, dipende molto dal motivo per cui si è rivolta alla biologa nutrizionista. Gli esami del sangue non sono indispensabili per l'elaborazione di un piano nutrizionale, soprattutto se il paziente non ha patologie o problematiche particolari. Sulla consegna del piano io personalmente lo elaboro i giorni successivi alla visita, ma conosco colleghi preparatissimi che lo preparano subito insieme al paziente. Il mio consiglio quando ci si rivolge a un professionista (di qualsiasi settore) chiedere a lui il motivo di determinate scelte. Chieda alla nutrizionista che la segue e le saprà dire il perché delle sue scelte! Buona giornata
Buongiorno signora Sara. Dipende da come lavora il professionista che la segue: per quanto mi riguarda chiedo sempre al paziente di visionare le analisi del sangue per capire il quadro clinico e ,di solito, elaboro il piano nutrizionale nei giorni successivi alla prima visita ma, come le ha risposto la collega, ci sono alcuni professionisti che la elaborano al momento della visita. Le auguro buona giornata. Dott.ssa Francesca Daga- biologa nutrizionista farmacista
Buongiorno Signora, le analisi del sangue ritengo che siano un prerequisito fondamentale per poter poi stilare una dieta personalizzata che calzi a pennello alle sue caratteristiche. Io personalmente quando faccio l'anamnesi nutrizionale le richiedo perchè sono da ausilio per valutare alcune condizioni che magari la paziente sottende mentre invece alcuni parametri sono importanti per potersi orientare sulla scelta degli alimenti specifici. Io consegno il piano alimentare i giorni successivi, soprattuto se vi sono condizioni che meritano una certa accortezza nel scelta del piano specifico. Però il fatto di consegnare o meno il piano alimentare subito o meno è un discorso puramente soggettivo e quindi se non nota criticità nel piano alimentare dato dalla collega stia tranquilla. Rimango a disposizione. Cordialmente Dott. Rosario Lupo
Buonasera, in genere le analisi del sangue sono un presupposto fondamentale per poter impostare un corretto piano alimentare. Sarebbe opportuno fare le analisi all'inizio del percorso nutrizionale e ripeterle alla fine per poterle confrontare e valutare gli esiti . Se si vuole personalizzare lo schema , è opportuno fare al primo incontro l'anamnesi nutrizionale e poi successivamente consegnare il piano alimentare.
Salve,il mio modus operandi è il seguente:mediante raccolta anamnestica richiedo le ultime analisi del sangue ed a seconda del paziente di turno,ritengo di poter elaborare o meno,nella medesima seduta,un piano dietetico personalizzato e finalizzato all'obiettivo da raggiungere.Resto a sua completa disposizione. Cordiali Saluti, Dott.ssa Lucia Pone
Buongiorno, personalmente agisco in tal modo: nei giorni precedenti alla visita chiedo un diario alimentare per avere un' idea di abitudini ed eventuali errori, in sede procedo con anamnesi (famigliare, ponderale e alimentare), lettura esami del sangue e con l' esame biompedenziometria e rilevazione misure antropometriche e peso. Però è il mio approccio che non è detto che sia l' unico. A seguito di tale iter elaboro entro qualche giorno il piano. Tuttavia sono sicura che possa chiedere al collega che l' ha visitata chiarimenti se ci fossero questioni a lei non chiare. Non è possibile giudicare l' operato altrui. Cordialità
Io personalmente durante la prenotazione dell’appuntamento, chiedo sempre se il paziente ha degli esami recenti di portarli, altrimenti a fine visita, rilascio un documento da consegnare al proprio medico curante dove chiedo delle info e se necessario a sia discrezione, di fargli fare gli esami, perché lui conosce la storia clinica fldel paziente, questo documento poi me lo faccio riportare firmato sempre dal proprio medico. La dieta io la intendono come una terapia, quindi prima di consegnarla è meglio essere sicuri di quello che andiamo a prescrivere.
Dalla prima anamensi no avendo se non si possiede un quadro clinico del paziente ci si può affidare alle strumentazioni come Bia per poi magari rilasciare un programma dietoterapico base con al ricerca di altri dati per poi rivedere la paziente e approfondire la sua situazione.
Buongiorno Sara. Come anticipato dai miei colleghi, dipende da come lavora il professionista. In linea di massima, per come ho imparato a lavorare io, non capita MAI di consegnare già alla prima visita il piano perché comunque dovrebbe essere personalizzato e quindi necessitare di un lavoro da parte del professionista nei giorni successivi alla visita svolta, per questo motivo mi sembra strano questo tipo di approccio. Per quanto riguarda le analisi del sangue, se è presente una patologia sicuramente sono necessarie: io le richiedo a tutti anche solo per un controllo generale dello stato di salute del paziente.
Salve Sara, come avrà avuto modo di leggere ci sono diverse linee di pensiero. Io sono d'accordo sul richiedere le analisi del sangue durante la prima visita. Credo siano fondamentali in caso di patologie accertate o comunque utili per conoscere lo stato di salute del paziente. Personalmente il piano alimentare non lo consegno subito in quanto la personalizzazione è importante. Conosco però professionisti molto validi che utilizzano questo metodo di lavoro. Non è possibile giudicare l'operato di un altro professionista, le consiglio di parlare con il suo e di porgli tutte le domande che ha, sono sicura che le saprà illustrare al meglio il perché delle sue scelte. Le auguro una buona giornata!
Buongiorno. Se non ci sono patologie in atto, non sono indispensabili le analisi del sangue per elaborare un piano alimentare. Tuttavia, ritengo fondamentale che il piano alimentare sia altamente personalizzato sulla base delle abitudini, gusti e obiettivi del paziente e, per tal motivo, non si può elaborare in qualche minuto. Significa che le è stato consegnato un piano alimentare standard. A disposizione per altre domande. dott.ssa Valentina Polita
Buongiorno, consegno il piano alimentare entro qualche giorno dalla visita ed è estremamente personalizzato perché rispetta (per quanto possibile) i gusti del paziente e deve essere adeguato al raggiungimento dell'obiettivo (dimagrimento/accompagnamento di una condizione patologica); è inoltre fondamentale che il piano alimentare tenga conto di eventuali condizioni patologiche, assunzione di farmaci e integratori --> questioni discusse con il paziente nel corso della prima visita. Durante la visita fornisco già tutti gli elementi in modo tale che il paziente sia in grado di modificare l'alimentazione da subito. Resto a disposizione anche ONLINE (piattaforma dei biologi).
Buongiorno Sara. Come anticipato dai miei colleghi, dipende dal metodo di lavoro del professionista. Personalmente, chiedo sempre ai pazienti di portare le analisi del sangue piu recenti (ultimi sei mesi) ed eventuali prescrizioni mediche o specialistiche. Il piano alimentare non si consegna mai durante la prima visita, in quanto va personalizzato ad hoc per il paziente e questo richiede lavoro. Solitamente viene consonato qualche giorno dopo rispetto alla prima visita.
Salve, in linea generale, non è normale ricevere alla prima visita un piano alimentare già pronto, senza aver effettuato prima un'anamnesi nutrizionale completa e, in alcuni casi, anche delle analisi del sangue. L'anamnesi nutrizionale è un colloquio approfondito con il paziente, durante il quale il nutrizionista raccoglie informazioni sulla sua storia clinica, i suoi obiettivi nutrizionali, le sue abitudini alimentari e di vita, eventuali patologie o farmaci in corso. Queste informazioni sono fondamentali per poter elaborare un piano alimentare personalizzato e sicuro. In alcuni casi, è necessario anche effettuare delle analisi del sangue per valutare il profilo nutrizionale del paziente, la presenza di eventuali carenze o eccessi nutrizionali, e l'eventuale presenza di patologie che possono influire sulla dieta. Naturalmente, ci sono anche casi in cui può essere possibile ricevere un piano alimentare già pronto alla prima visita. Ad esempio, se il paziente ha un obiettivo semplice, come perdere peso o aumentare la massa muscolare, e non presenta particolari problemi di salute, il nutrizionista può elaborare un piano alimentare generico, che può essere adattato in seguito in base ai risultati ottenuti. In conclusione, è importante affidarsi a un nutrizionista qualificato, che saprà valutare caso per caso se è possibile o meno elaborare un piano alimentare già alla prima visita. Cordiali saluti, Drssa Corinne nutrizionista