Come contrastare picchi glicemici post pasto?
Buongiorno, mi chiamo Samuele Boi, ho 29 anni e sono diabetico e celiaco dall'età di 7 e 10 anni.
Da quanto ho 13 anni curo il mio diabete mediante terapia insulinica con microinfusore e, in generale da quando sono celiaco, seguo ovviamente la dieta senza glutine.
Negli ultimi 2 anni, soprattutto da quando per ragioni lavorative pranzo direttamente in ufficio ho iniziato a riscontrare una strana problematica: difatti, con la stessa basale in corso e i medesimi fattori di correzione per il calcolo del bolo, se mangio i classici 80g di pasta riscontro dei picchi glicemici, anche importanti, già nella prima ora dal pasto, viceversa se assumo qualunque altro tipo di carboidrato (penso a delle patate e cose di questo tipo) la situazione si fa senz'altro più gestibile.
Mi sono confrontato anche con il mio diabetologo in merito senza però grande successo pertanto chiedo a voi qualche eventuale suggerimento o ipotesi su quelle che possano essere le cause di questa situazione che mi porta ad avere questi innalzamenti immediatamente dopo il pasto, grazie.
15 Risposte dai professionisti NutriDoc
Salve, le consiglio di iniziare il pasto con della verdura o ortaggi crudi che con la loro fibra aiutano nella gestione dei carboidrati ingeriti. Cordiali saluti! Dott.ssa Loredana Sorbo
Ciao Samuele! Posso offrirti alcune possibili spiegazioni o suggerimenti da discutere con il tuo diabetologo. 1. Indice glicemico: L'indice glicemico (IG) di un alimento misura la velocità con cui il suo consumo aumenta i livelli di zucchero nel sangue. Alcuni alimenti con un IG elevato, come la pasta, possono essere più rapidamente digeriti e assorbiti, causando un rapido aumento dei livelli di zucchero nel sangue. Potresti provare a sostituire la pasta con opzioni a basso indice glicemico, come quinoa, riso integrale o legumi, per verificare se si verifica una differenza nel controllo glicemico. 2. Combinazioni di alimenti: L'associazione di alimenti può influire sulla risposta glicemica complessiva. Se consumi la pasta da sola, potresti provare ad aggiungere una fonte di proteine e fibre per rallentare l'assorbimento dei carboidrati e ridurre il picco glicemico. Ad esempio, puoi aggiungere verdure, legumi o proteine magre come il pollo o il pesce al tuo piatto di pasta. 3. Tempo di assunzione dell'insulina: Assicurati di parlare con il tuo diabetologo sulla tempistica dell'assunzione dell'insulina rispetto al pasto. È possibile che l'insulina debba essere somministrata in anticipo rispetto al consumo di pasta per prevenire un rapido aumento dei livelli di zucchero nel sangue. 4. Altri fattori: Oltre alla pasta stessa, potrebbero esserci altri fattori che influenzano i tuoi livelli di zucchero nel sangue, come lo stress, l'attività fisica o i farmaci che assumi. È importante discutere di questi aspetti con il tuo diabetologo per avere una visione più completa della tua situazione. Ricorda che ogni persona è diversa e che il diabete è una condizione molto individuale. La consulenza e il supporto del tuo diabetologo sono fondamentali per adattare la terapia e trovare le strategie alimentari più adatte alle tue esigenze specifiche. Ti consiglio vivamente di continuare a collaborare con il tuo diabetologo per esplorare ulteriormente queste questioni e trovare soluzioni personalizzate.
Salve Samuele, tra i consigli che mi sento di darle ci sono i seguenti: - iniziare il pasto con della verdura cruda - la pasta cotta al dente ha un indice glicemico inferiore rispetto alla pasta troppo cotta - fare raffreddare la pasta riduce l'indice glicemico - preferire la pasta integrale alla pasta normale - comporre sempre dei piatti bilanciati con proteine, verdure e grassi che aiutano a ridurre l'assorbimento degli zuccheri Per qualsiasi chiarimento sono a sua disposizione
Verdura e fibre da cibi integrali, nella pratica basta questo. Concordo con le risposte su indicate dai miei colleghi.
Salve per evitare picchi glicemici è necessaria la presenza di fibre quindi meglio pasta integrale, consumare sempre durante il pasto anche le verdure e bilanciare il carico glicemico con l'assunzione di grassi e proteine. Inoltre in commercio esistono tipi di pasta a basso indice glicemico potrebbe provare ad utilizzare anche quelli.
Buongiorno Samuele, comprendo le tue preoccupazioni riguardo ai picchi glicemici che riscontri dopo aver consumato pasta nonostante segua una terapia insulinica per il diabete. Come nutrizionista, posso darti alcune possibili spiegazioni per questa situazione. Tieni presente che è importante consultare il tuo diabetologo per una valutazione più dettagliata e consigli personalizzati. Ecco alcune ipotesi: Indice glicemico: L'indice glicemico (IG) di un alimento misura quanto rapidamente il livello di zucchero nel sangue aumenta dopo averlo consumato. La pasta, in particolare se ben cotta, può avere un alto indice glicemico, il che significa che può aumentare rapidamente i livelli di zucchero nel sangue. Potresti provare a cucinare la pasta al dente o combinare la pasta con alimenti ad alto contenuto di fibre, proteine o grassi sani per ridurre l'impatto glicemico. Quantità di carboidrati: Oltre all'indice glicemico, la quantità totale di carboidrati consumati può influenzare i livelli di zucchero nel sangue. Potrebbe essere che i 80g di pasta che consumi siano un'elevata quantità di carboidrati per il tuo corpo e potrebbero richiedere una dose maggiore di insulina o un adeguamento del rapporto bolo-basale. Il tuo diabetologo potrebbe aiutarti a valutare se è necessario apportare modifiche alla terapia insulinica in base alla quantità di carboidrati consumati. Reazione individuale: Ogni persona reagisce in modo diverso ai diversi alimenti. È possibile che tu abbia una reazione glicemica più elevata rispetto ad altri diabetici quando consumi pasta. Potrebbe essere utile tenere un diario alimentare per monitorare attentamente la tua risposta glicemica a vari alimenti e discutere i risultati con il tuo diabetologo. Combinazioni alimentari: La pasta viene spesso consumata con salse a base di carboidrati semplici o altri ingredienti ad alto contenuto di carboidrati, il che potrebbe influire sulla risposta glicemica complessiva del pasto. Potresti esplorare diverse combinazioni di alimenti, come aggiungere proteine magre o verdure al pasto di pasta per rallentare l'assorbimento dei carboidrati e stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue. Sensibilità individuale: È possibile che tu abbia una sensibilità individuale alla pasta a causa del tuo diabete e della celiachia. Le condizioni mediche possono influenzare la risposta metabolica agli alimenti. Potresti voler esplorare alternative alla pasta senza glutine o varietà a base di legumi o cereali integrali per vedere se influiscono sulla tua risposta glicemica. Ricorda che ogni individuo è unico e che gli adattamenti della terapia insulinica e della dieta devono essere personalizzati. Continua a collaborare con il tuo diabetologo e considera la possibilità di consultare un nutrizionista
Buongiorno le consiglio in primis utilizzare prodotti ricchi in fibra e integrali, prodotti con indice glicemico basso per evitare picchi e soprattutto essere seguito da un nutrizionista perchè non è solo una questione di quantità ma anche di qualità e di bilancio giornaliero. In più si ricordi che la pasta e riso devo cuocere molto poco per evitare che l'indice glicemico salga Saluti Dott.ssa MARIA MASSIMILLA
Salve Samuele, quello che serve in questi casi è un' anamnesi approfondita. Le consiglio di farsi seguire da un professionista per un determinato periodo di tempo, così da imparare a gestire la sua alimentazione in virtù di quanto sopra descritto, ma, soprattutto, imparare ad associarla alle esigenze del suo lavoro. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Dr.ssa Ilaria Marzo
Samuele prova l’amaranto , il grano saraceno o la quinoa al posto della pasta senza glutine che contiene spesso farina di mais riso che alzano l’indice glicemico . Dopo vedi la differenza nel controllo della glicemia postprandiale
Buon pomeriggio, se il problema si presenta solamente con la pasta, utilizzi la preparazione integrale o meglio ancora semintegrale, stesso dicasi per il riso esempio il Carnaroli, altrimenti passi a cereali e pseudocereali che presentano un Indice Glicemico molto più basso di pasta e riso quali orzo, farro, miglio, quinoa, grano saraceno, amaranto. Il consiglio è quello di valutare insieme ad un professionista gli alimenti che hanno un basso indice glicemico in modo tale che lei possa seguire un regime alimentare adeguato alle sue patologie. Si consiglia di valutare insieme al corretto piano alimentare un integratore a base di D-chiro-inositolo che è un insulino sensibilizzante, indicato dalle evidenze scientifiche come un validissimo alleato contro i rialzi glicemici e quindi di fondamentale importanza per il mantenimento di un corretto metabolismo del glucosio. Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti mi può contattare anche per una visita online. Cordialmente Dott. Rosario Lupo
buongiorno. Bisogna assolutamente eliminare i carboidrati. (farina oo, amido, lattosio, lievito di birra) . L'organismo recepisce che non sto piu' ingerendo zuccheri , e quindi, i livelli di insulina scendendo gradualmente, abbassano meno violentemente la glicemia nel post pranzo. pertanto , con livelli glicemici adeguati, non si ha piu' fame nel proseguimento della giornata..!
Buongiorno. Se non lo sta già facendo, Le consiglio di fare dei pasti completi, ovvero in cui siano presenti tutti i nutrienti nelle giuste quantità. Per esempio, per abbassare il picco glicemico di un piatto a base di pasta è utile condirla con verdure che apportano fibre, una piccola porzione proteica (carne, pesce, uova, formaggi, legumi) e una quota di grassi forniti da olio EVO. Fibre, proteine e grassi sono fondamentali per ridurre l'assorbimento degli zuccheri. A tal proposito, le consiglio anche di prediligere sempre la pasta integrale e anche tutti gli altri cereali nella forma integrale (riso integrale, riso venere, orzo, farro, pane integrale ecc.). A disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordialmente, dott.ssa Valentina Polita
Salve Samuele. In questo caso sarebbe opportuna un’anamnesi alimentare più dettagliata, in quanto non tutti gli alimenti che apportano carboidrati hanno lo stesso effetto sulla glicemia. È necessario infatti valutarne l’indice glicemico ma anche il quantitativo di fibra contenuta, che ha un ruolo fondamentale nel controllo della glicemia. Inoltre un altro fattore importante è associare correttamente i diversi macronutrienti tra loro e quindi abbinare agli alimenti che apportano carboidrati a quelli che forniscono proteine e grassi nelle adeguate quantità. Essendo caratteristiche da valutare in maniera individualizzata consiglio una visita nutrizionale. Se interessato può contattare la segreteria del centro “MyNutritional” al numero 3209652987, con la possibilità di svolgere la visita a distanza in modalità online.
Gentile Samuele, grazie per la sua domanda. Innanzitutto, è importante sottolineare che la celiachia non dovrebbe avere alcun impatto sulla glicemia. Tuttavia, è possibile che la sua recente situazione lavorativa abbia introdotto alcuni cambiamenti nella sua routine alimentare che potrebbero contribuire ai picchi glicemici che sta riscontrando. Ecco alcune possibili cause: I ritmi lavorativi intensi possono portare a stress e a un aumento della produzione di cortisolo, l'ormone dello stress. Il cortisolo può aumentare la glicemia, quindi è possibile che questo sia un fattore che sta contribuendo al suo problema. Il pasto consumato in ufficio può essere diverso da quello che consumava a casa. Ad esempio, potrebbe essere meno equilibrato, con un'assunzione di carboidrati più elevata e una minore assunzione di proteine e fibre. La pasta che consuma potrebbe essere prodotta con farine raffinate, che hanno un indice glicemico più elevato rispetto alle farine integrali. Per cercare di risolvere il problema, può provare a: Rilassarsi prima di pranzo. Può fare qualche esercizio di respirazione o ascoltare musica rilassante. Equilibrare il pasto. Assicurarsi di includere proteine, fibre e grassi sani in ogni pasto. Scegliere pasta integrale. L'indice glicemico della pasta integrale è più basso rispetto a quello della pasta raffinata. Inoltre, può essere utile parlare di nuovo con il suo diabetologo per valutare la possibilità di modificare la sua terapia insulinica. Ecco alcuni suggerimenti specifici per il suo caso: Se possibile, prova a consumare il pasto a casa. In questo modo, puoi controllare meglio cosa mangi e come lo mangi. Se devi consumare il pasto in ufficio, preparalo in anticipo. In questo modo, puoi assicurarti che sia equilibrato e che contenga le giuste quantità di carboidrati, proteine e fibre ed inoltre pasta o patate cotte raffreddate e poi riscaldate nuovamente prima di mangiarle consentono la retrogradazione dell’amido abbassando l’ig. Prova a consumare un pasto più piccolo. Se mangi troppo, la glicemia aumenterà più rapidamente. Inizia a mangiare il pasto con le proteine. Le proteine aiutano a rallentare la digestione dei carboidrati e l'assorbimento del glucosio. Aggiungi delle fibre al pasto. Le fibre aiutano a rallentare la digestione dei carboidrati e l'assorbimento del glucosio. Spero che questi suggerimenti siano utili.
Ti posso consigliare vivamente di non abbinare mai a colazione caffè, latte e biscotti perchè questa associazione ha un effetto insulinogenico eccessivo!. inverti l'ordine dei piatti a pranzo e cena: consuma prima la verdura, poi la proteina e infine il carboidrato. sciacqua i carbo cotti sotto l'acqua e in generale consumali al dente. fai una passeggiata post pranzo. Attenzione all'indice glicemico e soprattutto al CARICO GLICEMICO. Per qualsiasi info sono a disposizione, se hai bisogno imposteremo un piano adeguato alle tue esigenze