Adenoma ipofisario e aumento di peso
Buon pomeriggio. Ho 36 e da due mi è stato diagnosticato un adenoma ipofisario secernente prolattina. La terapia attuale è 1/2 cpr di Dostinex a settimana. Ho spesso mal di testa e riscontro un notevole aumento di peso (parliamo di 15 kg). Ho ottenuto qualche risultato seguendo la dieta chetogenica, ma non è un'abitudine alimentare "stabile". Fatico ad accettare questa nuova versione del mio corpo e sono alla continua ricerca di una dieta efficace.
7 Risposte dai professionisti NutriDoc
Buongiorno Ilaria, la terapia con il Dostinex in taluni casi può modificare il comportamento alimentare, come l'abitudine a mangiare in modo smodato in alcuni momenti della giornata. È tutto molto personale. Comprendo anche che la dieta chetogenica possa non essere sostenibile nel tempo e che il suo desiderio sia anche quello di ritrovare il proprio benessere psicofisico. Quello che le consiglio è di affidarsi ad un professionista della nutrizione che ascolti le sue necessità e desideri e lavori su più piani: accettazione corporea, terapia farmacologica e perdita di peso. Resto a disposizione
Buongiorno Ilaria, sono d'accordo con la collega che le ha spiegato molto bene direi l'azione del farmaco che in ogni caso è una terapia alla quale non è possibile rinunciare. Credo che con un buon piano alimentare equilibrato e che cerchi di ridurre il più possibile l'eventuale impatto insulinico dei carboidrati non sia necessario affidarsi ad una chetogenica che per molti è scarsamente sopportabile per lunghi periodi. E' davvero necessario che si affidi ad una persona esperta che riesca a considerare la sua situazione a 360 gradi supportandola ed accompagnandola ed eventualmente confrontandosi con gli altri specialisti che la seguono. Non perda fiducia e cerchi di mantenersi attiva anche nello stile di vita, cammini, si muova, pratichi uno sport che le piace per aumentare anche il benessere mentale. Buon proseguimento...
Salve importante seguire un piano alimentare corretto in base alla terapia e alla patologia. Anche la dieta chetogenica seguita bene e portata a termine con delle linee guida giuste alla fine porta a mangiare tutto nei range ma sedersi a tavola x mangiare nn pensare solo a secondo a contorno Saluti Dott.ssa MARIA MASSIMILLA
Un percorso dietetico molto soddisfacente, che riguarda l'iperprolattinemia da adenoma ipofisario, è la dieta priva di latticini vaccini , yogurt, formaggi grassi , burro. Utilizzare anche integratori come omega tre , almeno 2 g. Ritengo importante la valutazione dell'elettroforesi proteica, TsH tiroideo, Vit B12, Acido folico, Vit B6 e Zinco. Drssa Rita Meloni by Genutrix Verona
La dieta chetogenica e comunque temporanea non applicabile a lungo termine inoltre comporta uno stress metabolico a causa della liberazione di acidi grassi dovuto alla riduzione dei carboidrati e aumento dei lipidi alimentari . Occorre un piano alimentare adeguato che la accompagni fino a ripristinare un regime alimentare adeguato che apporti tutti i nutrienti , antiossidanti, vitamine , microminerali e minerali in tracce importanti per le attività enzimatiche .
Buonasera Signora, bisogna fare un anamnesi accurata sulle sue abitudini alimentari attuali, il suo stile di vita e incrociare questi dati con recenti esami emato-chimici per avere un quadro completo della sua condizione. Sicuramente la Dieta Chetogenica è una dieta estremamente importante in ambito patologico, e non di meno nel suo caso, sostenuta da diversi studi scientifici in merito agli enormi benefici da essa indotta. E' vero che è molto sacrificante ma cambiando protocolli e facendo le dovute introduzioni nel tempo, penso sia una delle migliori strategie dietetiche per poter tenere a bada la prolattina. Ad ogni modo però se seguire questa tipologia di piano dietetico le arreca molto stress il che non va a giovare alla condizione perchè è come se il duro lavoro che lei fa viene subito dopo vanificato da alti livello di stress condizione sine qua non di aumento della produzione della prolattina e anche del cortisolo spesso entrambi aumentati a causa di forte stress. Consideri che bisogna cambiare strategia alimentare in base a quello che ci richiede il nostro organismo, quindi è assolutamente comprensibile quello che lei racconta. Si può dunque optare per altre strategie nutrizionali atte ad abbassare la prolattina, il cortisolo e a bilanciare la produzione di FSH che è contro-regolato dalla prolattina. Bisogna fare in modo che lei segua un piano nutrizionale che la motivi e incoraggi contro la patologia sia sul piano fisiologico avendo delle risposte da parte degli alimenti in modo dieto-terapico sia sul piano psicologico avendo dei risultati sul peso che nel tempo la facciano stare meglio emotivamente. Rimango a disposizione. Cordialmente Dott. Rosario Lupo
Buon pomeriggio, mi dispiace molto per la vostra situazione. L'adenoma ipofisario secernente prolattina è una condizione che può avere un impatto significativo sulla salute e sul benessere generale. L'aumento di peso è uno dei sintomi più comuni di questa condizione. L'iperprolattinemia, cioè l'aumento dei livelli di prolattina, può portare a un aumento dell'appetito e a un rallentamento del metabolismo. La dieta chetogenica è una dieta che ha dimostrato di essere efficace nel ridurre l'appetito e nel favorire la perdita di peso. Tuttavia, è una dieta che può essere difficile da seguire a lungo termine, soprattutto se non si è abituati a un'alimentazione ricca di grassi e povera di carboidrati. In base alle informazioni che avete fornito, vi consiglierei di seguire una dieta che sia: Ricca di proteine e fibre. Le proteine aiutano a sentirsi sazi e le fibre favoriscono la digestione e il senso di sazietà. Povera di carboidrati. I carboidrati semplici, come lo zucchero e la farina bianca, possono aumentare l'appetito e favorire l'aumento di peso. Variata. Una dieta varia aiuta a garantire l'assunzione di tutti i nutrienti necessari per una buona salute. Ecco alcuni esempi di alimenti che potete inserire nella vostra dieta: Proteine: carne, pesce, uova, latticini, legumi, frutta secca Fibre: frutta, verdura, cereali integrali, legumi Grassi buoni: olio extravergine di oliva, avocado, noci, semi Per aiutarvi a seguire una dieta sana ed equilibrata, vi consiglio di rivolgervi a un nutrizionista. Un nutrizionista può aiutarvi a elaborare un piano alimentare personalizzato che tenga conto delle vostre esigenze e dei vostri obiettivi. Inoltre, vi consiglio di continuare a fare controlli regolari con il vostro medico. Il medico potrà monitorare la vostra condizione e, se necessario, modificare la terapia farmacologica. Spero che queste informazioni siano utili. Cordiali saluti, Drssa Corinne nutrizionista