Le vitamine, si sa, sono micronutrienti molto importanti per il nostro organismo perché aiutano gli enzimi ad accelerare le reazioni chimiche fondamentali per il nostro corpo. Tra tutte quelle ritenute indispensabili, la vitamina E è una delle più preziose per garantire la buona salute.
Nota anche con il nome di Tocoferolo, si tratta di un composto liposolubile che deve essere assunto con la dieta per venire immagazzinato nel fegato in piccole dosi.
Tra le numerose proprietà della vitamina E, quella antiossidante è indubbiamente la più nota. Insieme alla vitamina C, è infatti considerata la vitamina più antiossidante in assoluto, in grado di combattere efficacemente i radicali liberi, rallentare l’invecchiamento e favorire il rinnovo cellulare.
Ma non è tutto. Sono molti altri i benefici che la vitamina E produce nell’organismo, per questo motivo è fondamentale garantirgli il giusto apporto quotidiano attraverso una corretta alimentazione. Vediamo allora a cosa serve la vitamina E e in quali alimenti è presente.
A cosa serve la vitamina E? Proprietà e benefici
Antiossidante, anticoagulante e rinforzante del sistema immunitario, la vitamina E agisce come un booster di salute all’interno dell’organismo.
La sua potente azione antiossidante infatti si rivela utile nella prevenzione del cancro e di tutte quelle malattie strettamente legate all’invecchiamento cellulare, mentre le sue proprietà anticoagulanti la rendono un ottimo alleato contro le malattie cardiovascolari. Infatti minimizza le possibilità di emboli, placche e trombi nelle arterie, grazie alla sua capacità di ridurre i processi di aggregazione delle piastrine, assicurando la giusta densità del sangue.
Inoltre si rivela indispensabile per alcuni processi metabolici e influisce positivamente sulle difese immunitarie, rinforzandole. Studi recenti hanno dimostrato anche che, grazie alle capacità di contrastare i danni che i radicali liberi provocano ai neuroni, la vitamina E aiuta nella lotta al declino cognitivo e alle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer.
Infine, non si possono non menzionare le sue proprietà protettive e antiossidanti nei confronti dei tessuti, come pelle e capelli. Per questo motivo, la vitamina E è largamente impiegata come ingrediente cosmetico nei trattamenti antietà.
Carenza o eccesso di Vitamina E
Il nostro organismo ha bisogno di una quantità veramente minima di vitamina E per funzionare al meglio. Il suo fabbisogno giornaliero, infatti, si aggira attorno ai 10-13 mg per ragazzi e adulti. Considerato il valore così esiguo, è davvero difficile incorrere in carenze di vitamina E se si segue una dieta varia e bilanciata.
Di contro, un’eventuale carenza di vitamina E può essere giustificata da condizioni di malnutrizione oppure da disturbi del sistema nervoso e del metabolismo generale.
Gli effetti di una carenza di vitamina E sono percepibili soprattutto a livello nervoso e possono manifestarsi con deficit immunitari o con disturbi come l’atassia (progressiva perdita della coordinazione muscolare).
Al contrario, se assunta in dosi eccessive, la vitamina E può causare l’innalzamento della pressione sanguigna e disturbi alla tiroide. Inoltre può generare disturbi della digestione, nausea e vomito. Considerato che l’organismo assimila solo una piccola parte della vitamina E contenuta nei cibi, eventuali eccessi possono essere dovuti a disfunzioni metaboliche o abuso di integratori.
Dove si trova? Gli alimenti più ricchi di Vitamina E
A questo punto, la domanda sorge spontanea: dove si trova la vitamina E e quali alimenti ne sono ricchi?
La sua presenza è garantita in numerosi alimenti, pertanto soddisfare il fabbisogno quotidiano di vitamina E risulta estremamente semplice. Essa è infatti presente in tantissimi cibi vegetali, tra cui frutta secca, cereali e verdura prima di tutto.
Gli alimenti più ricchi di vitamina E sono soprattutto quelli appartenenti alla prima categoria e a quella dei semi oleosi, come quelli di girasole e il rispettivo olio. Rappresentano inoltre una buona fonte di vitamina E le olive, le arachidi e alcuni cereali, come il mais e il germe di grano.
La vitamina E è anche presente nelle verdure a foglia verde e, sebbene sia contenuta in quantità minori rispetto ad altri alimenti, anche gli spinaci, gli asparagi, i broccoli e i pomodori possono contribuire al raggiungimento del fabbisogno totale.