Il prurito è uno dei segnali lanciati dal sistema nervoso che si manifesta in caso di squilibri nell’organismo.
Se ciò avviene in concomitanza di un periodo particolarmente difficile o frenetico, si parla di prurito da stress. Attraverso questo disturbo il corpo ci comunica che c’è qualcosa che non va nel nostro stile di vita, quindi è opportuno intervenire per alleviare il fastidio.
Nella maggior parte dei casi la valvola di sfogo attraverso la quale lo squilibrio si manifesta è la pelle, provocando irritazioni, desquamazioni e dermatiti nello strato superficiale della cute.
Spesso si tratta di disturbi psicosomatici, cioè di disturbi che pur trovando origine nella psiche si manifestano a livello fisico. Non è da escludere, però, che a volte l’origine del problema può dipendere da fattori di natura non esclusivamente psicologica come, ad esempio, una cattiva alimentazione.
Cos’è il prurito da stress: cause e sintomi
Quando il prurito da stress si manifesta con reazioni allergiche e dermatiti è fondamentale consultare un medico dermatologo che potrà, attraverso analisi specialistiche, escludere la presenza di altri tipi di patologie e rintracciare la causa del problema.
Una volta appurato che il disturbo è provocato da un sovraffaticamento psicofisico dell’organismo, è opportuno definire se oltre allo stress entra in gioco la componente alimentare.
Infatti, carenze nutrizionali e alimentazione disordinata possono costituire uno dei principali fattori che influiscono sul prurito da stress.
Carenza di vitamine e minerali, cibi troppo raffinati, grassi e zuccherini, oltre a un inadeguato livello di idratazione sono spesso elementi che contribuiscono ad accentuare il disturbo.
Anche l’anemia può essere una causa scatenante del prurito da stress. La carenza di ferro nell’organismo potrebbe infatti favorire l’insorgere di infiammazioni della cute e provocare il fastidio.
Se si sospetta che l’alimentazione sia una delle cause del prurito da stress allora è opportuno rivolgersi a uno specialista della nutrizione, come un dietologo, dietista o nutrizionista, per accertare (o scongiurare) la presenza di eventuali intolleranze alimentari e carenze nutrizionali, così da poter intervenire in maniera adeguata e ripristinare i valori ideali.
A volte il prurito e la comparsa di dermatite non sono provocati da condizioni di stress dell’organismo ma da problematiche più complesse, strettamente legate alla sfera alimentare. È il caso di allergie a determinati alimenti o intolleranze gravi, come quella al glutine.
Uno dei sintomi della celiachia, infatti, è la comparsa di rash cutaneo e prurito intenso. L’unico modo per risolvere il problema è quello di eliminare totalmente dalla dieta alimenti che contengono il glutine.
In genere il prurito e la dermatite da stress colpiscono maggiormente aree del corpo come il cuoio capelluto, le braccia e le mani. Ma non è da escludere la comparsa di eruzioni cutanee, macchie, secchezza della pelle e desquamazioni anche su piedi, gambe e palpebre.
La durata dei sintomi è variabile: a volte può andare via in pochi giorni oppure perdurare per diverse settimane.
Combattere il prurito da stress con l’alimentazione
Un’alimentazione adeguata e corretta potrebbe aiutare a combattere il prurito da stress.
Alcuni alimenti infatti vengono comunemente considerati degli antinfiammatori naturali, altri invece stimolano il rilascio di citochine che potrebbero acuire l’infiammazione.
Inoltre, può essere utile eliminare temporaneamente alcuni alimenti irritanti, come il caffè e il pomodoro, e cercare di capire se il fastidio si manifesta solo quando vengono ingeriti cibi specifici.
Tra gli alimenti solitamente consigliati troviamo quelli ricchi di:
Omega3: tra i cibi ad alto contenuto di acidi grassi segnaliamo l’olio di lino e i pesci grassi come salmone, sardine, tonno e sgombro.
Flavonoidi: sono composti naturali che si trovano negli alimenti vegetali come mirtilli, broccoli e mele. Anche il tè verde ne è ricco.
Zinco: tra i cibi che ne contengono un’alta percentuale ci sono semi oleosi come quelli di zucca, alghe marine, mandorle e piselli.
Probiotici: sono microrganismi viventi utili per l’intestino e ne sono ricchi alimenti come crauti, yogurt o bevande come il kefir.
Nel caso in cui non si riesca a integrare i nutrienti necessari con l’alimentazione è possibile anche assumere integratori specifici, dietro consiglio medico o di un nutrizionista, dietologo o dietista.
Tra gli alimenti generalmente sconsigliati invece troviamo:
Spezie: l’alto contenuto di olii essenziali che si trova al loro interno potrebbe favorire la comparsa di irritazioni.
Alimenti considerati infiammatori (e più difficili da digerire): latticini, uova, pomodori e agrumi potrebbero aumentare la sensazione di prurito.
Quando il prurito da stress è accompagnato da altri sintomi, come eccessiva debolezza, pallore e fatica a mantenere la concentrazione, potrebbe dipendere da una forma di anemia sideropenica cioè una carenza di ferro nell’organismo.
Ciò avviene quando il sangue non riesce a trasportare abbastanza ossigeno, provocando la sofferenza della pelle e generando il prurito. Analisi cliniche e del sangue possono aiutare ad accertare la presenza di questa carenza.
In questo caso sarà opportuno integrare nell’alimentazione cibi ricchi di ferro, come spinaci, legumi, frutta secca, fegato e tuorlo d’uovo.
Abbiamo visto, quindi, che il prurito da stress può dipendere da molti fattori e potrebbe essere il campanello d’allarme di uno stato psicofisico non ottimale.
Uno stile di vita meno stressante e un’alimentazione sana ed equilibrata sono indispensabili per combattere questo problema.
Nella cura di questi disturbi, però, il fai da te è sempre sconsigliato. È opportuno invece rivolgersi sia a dermatologi che ad esperti di nutrizione, adottando un approccio multidisciplinare, e intervenire su più fronti per rintracciare la causa del problema e agire immediatamente.