Dal sapore intenso e dolce, le prugne sono un delizioso frutto che può essere consumato fresco o secco, per uno spuntino. In alternativa le prugne cotte sono un eccellente ingrediente per la preparazione di numerose ricette.
Conosciute per la loro polpa succosa e la consistenza morbida, questi frutti provengono dall’albero Prunus domestica, che è coltivato in Europa e negli Stati Uniti, soprattutto in California.
Quest’ultima zona è infatti famosa per le prugne secche, che rientrano nella categoria di frutta secca (o meglio, essiccata), presentano una maggiore concentrazione di nutrienti e una ridotta quantità di acqua rispetto al frutto fresco.
Dalla forma ovale o tonda, le prugne hanno all’interno un seme non commestibile, mentre la buccia è edibile e può essere di diversi colori. Infatti, oltre al classico rosso-violaceo, alcune varietà hanno colorazioni più tenui, come nel caso delle prugne gialle.
Vediamo allora le proprietà, i valori nutrizionali e le calorie delle prugne. Inoltre scopriamo se questo frutto presenta delle controindicazioni, se è vero che le prugne fanno ingrassare e qual è l’impatto delle prugne sulla glicemia.
Prugne: proprietà e benefici
Le prugne sono un frutto ricco di vitamine, sali minerali e sostanze benefiche per il nostro organismo. Infatti, grazie al loro contenuto di nutrienti, le prugne possono aiutare a reintegrare i minerali e combattere la stanchezza.
La polpa è una preziosa fonte di antiossidanti, come flavonoidi e polifenoli, che proteggono il nostro corpo dai danni dei radicali liberi. Inoltre, contengono difenilisatina, una sostanza che stimola la funzione intestinale e che può essere di grande aiuto per le persone che soffrono di stipsi.
Per favorire la motilità intestinale, le prugne sono infatti uno dei migliori alimenti lassativi anche per i bambini.
È interessante notare che le prugne gialle sono particolarmente ricche di fibre, mentre quelle con la buccia rossa sono un vero concentrato di antiossidanti.
Ma le virtù di questi frutti non si fermano qui. Perché le prugne sono anche note per le loro proprietà disintossicanti e diuretiche, che agiscono aiutando il nostro corpo a eliminare le tossine in eccesso.
Oltre ad essere una fonte eccellente di vitamina C, che rafforza il nostro sistema immunitario, le prugne contribuiscono a regolare la coagulazione del sangue, grazie alla presenza della vitamina K.
Si tratta, inoltre, di un frutto ricco di importanti sali minerali come potassio, magnesio e manganese, essenziali per il corretto funzionamento del nostro corpo.
Prugne secche: fanno bene prima di dormire?
Le prugne secche possono essere un valido alleato nella prevenzione dell'osteoporosi nelle donne in menopausa.
Tuttavia, è importante notare che hanno un contenuto calorico quattro volte superiore rispetto alle prugne fresche, quindi è consigliabile consumarle con moderazione.
Se consumato prima di andare a letto, il frutto essiccato della prugna può avere alcuni effetti benefici. In primo luogo, mangiare prugne secche prima di dormire può aiutare a regolare la funzione intestinale e promuovere una migliore evacuazione al mattino.
Inoltre, le prugne secche contengono naturalmente sostanze come la melatonina, un ormone che può favorire un sonno più profondo, alleviando l'insonnia e migliorando la qualità complessiva del sonno.
Tuttavia, è importante consumare le prugne secche con moderazione prima di dormire, poiché sono anche ricche di zuccheri naturali.
Sappiamo bene, infatti, che un consumo eccessivo di zuccheri può influire negativamente sul sonno, causando picchi di energia e rendendo più difficile addormentarsi.
Valori nutrizionali e calorie
Il frutto fresco ha un apporto energetico contenuto. In particolare le calorie delle prugne sono 42 kcal per 100 grammi di frutto.
Pertanto, non è corretto affermare che le prugne fanno ingrassare poiché, se consumate con moderazione come parte di una dieta bilanciata, non dovrebbero essere causa di aumento di peso significativo.
Tuttavia, ricordiamo che le prugne secche hanno più calorie rispetto al frutto fresco (ben 240 kcal), quindi è necessario prestare attenzione alle porzioni.
Ecco i principali valori nutrizionali delle prugne (per 100 grammi):
Acqua 87,50 grammi
Carboidrati 10,50 grammi
Proteine 0,50 grammi
Grassi 0,10 grammi
Fibre 1,50 grammi
Potassio 190 mg
Ferro 0,20 mg
Calcio 13 mg
Fosforo 14 mg
Vitamina C 5 mg
Vitamina A 16 µg
Sebbene non contengono colesterolo, lattosio o glutine e sono pertanto adatte a chi soffre di intolleranza al lattosio o di celiachia, il consumo di prugne può avere delle controindicazioni per alcune persone.
Vediamo in quali casi è meglio evitarle.
Controindicazioni delle prugne
Oltre a poter causare degli effetti indesiderati nei soggetti che ne sono allergici, le prugne contengono alcune molecole dotate di potere lassativo.
Queste, insieme alle fibre contenute nel frutto, possono aumentare la motilità intestinale e facilitare le evacuazioni.
Un effetto sicuramente positivo per chi soffre di stitichezza, ma spiacevole per chi presenta disturbi intestinali, come colite e gastrite.
In questi casi, infatti, le prugne possono favorire il gonfiore e la comparsa di crampi.
Anche in assenza di disturbi intestinali, comunque, un consumo eccessivo di prugne può rivelarsi problematico.
Prugne e diabete
Quanti pensavano che prugne e diabete non andassero d’accordo, possono tirare un sospiro di sollievo: nonostante la polpa dolce e zuccherina, le prugne non aumentano la glicemia perché rientrano tra gli alimenti con indice glicemico basso (con valore di circa 34).
Non è un caso, infatti, che le prugne rientrano a pieno titolo nell’elenco della frutta indicata per i diabetici.
Ovviamente, questo non significa che se ne possa mangiare in quantità.
Chi soffre di diabete, infatti, può consumare la frutta (incluse le prugne) in quantità che rispettino la soglia consigliata di 15 gr di carboidrati al giorno.