Non solo nutrienti e vitamine, anche i sali minerali sono fondamentali per il benessere psicofisico dell’organismo. Zolfo, cloro, sodio, magnesio, fosforo, calcio e potassio sono i minerali più importanti per il corretto svolgimento delle attività del corpo umano.
Il potassio, in particolare, è un minerale presente nell’organismo in quantità elevate; sono circa 180 i grammi di potassio presente in un uomo adulto. Proprio per questo motivo viene chiamato macroelemento.
Le funzioni svolte da questo minerale sono numerose, pertanto è importante che i suoi livelli nel corpo vengano mantenuti costanti attraverso una regolare assunzione di alimenti ricchi di potassio. L’organismo umano, infatti, non è in grado di produrlo da solo e una volta espulso con le funzioni corporee è necessario reintegrarlo.
Vediamo allora a cosa serve il potassio nello specifico e in quali cibi è presente.
A cosa serve il potassio? Tutti i benefici
Il potassio è un minerale estremamente importante per il regolare svolgimento di alcune funzioni. In particolare, è utile per agevolare le contrazioni muscolari, regolare il flusso di fluidi e minerali all’interno e all’esterno delle cellule e contribuisce a mantenere la pressione sanguigna costante.
Il potassio risiede principalmente all’interno delle cellule e nei liquidi extracellulari. È responsabile quindi anche dell’attività dei muscoli scheletrici e di quello cardiaco. Nello specifico, esercita un ruolo di regolamentazione dell’attività neuromuscolare, della ritenzione idrica e della pressione del flusso osmotico.
In combinazione con il sodio, di cui ne regola gli effetti negativi, il potassio garantisce una buona attività muscolare e regola il ritmo del cuore. Inoltre, ha anche un ruolo nella sintesi delle proteine e agevola il processo di trasformazione da zuccheri a glicogeno.
Le sue funzioni principali riguardano però la muscolatura e la regolamentazione della pressione arteriosa. Come anticipato, infatti, è in grado di contrastare gli effetti del sodio quando assunto in eccesso con l’alimentazione e riduce il rischio di calcoli renali.
Quali cibi sono ricchi di potassio
Grazie alla sua presenza in numerosi alimenti, l’assunzione regolare di potassio è molto semplice se si segue una dieta varia ed equilibrata. Esso è infatti presente in tantissimi vegetali, in particolare nelle verdure a foglia verde, ma anche in molti ortaggi, frutta e legumi.
I vegetali freschi sono particolarmente ricchi di questo minerale. Alcuni tra i cibi più ricchi di potassio sono i fagioli, i piselli e le lenticchie, le patate, i pomodori, gli spinaci, gli asparagi e i frutti come banane e albicocche.
In quantità minore sono fonti di potassio anche i latticini, la carne rossa, il pollame e il pesce.
Con uno stile alimentare equilibrato, quindi, è molto difficile non riuscire ad assumere i 4 mg di potassio necessari al nostro organismo per il suo funzionamento. In ogni caso, però, è bene non eccedere: livelli inadeguati di potassio (sia in eccesso che in difetto) possono portare a conseguenze da non sottovalutare.
Eccesso o carenza di potassio
Il potassio presente nell’organismo viene espulso principalmente attraverso le funzioni fisiologiche: sudore, urina e feci.
Sono diverse quindi le cause che possono portare alla ipokaliemia, ovvero a livelli di potassio troppo bassi nel sangue.
Una delle prime cause è la presenza di malattie che impediscono l’assorbimento del potassio per via orale (quindi in presenza di vomito e diarrea frequenti), come quelle gastrointestinali o l’anoressia.
Allo stesso modo, l'assunzione massiccia di lassativi e diuretici fa sì che il potassio venga espulso troppo velocemente e non adeguatamente reintegrato. Infine, possono rischiare una carenza di potassio anche gli sportivi.
La pratica di sport, infatti, provoca eccessiva sudorazione durante la quale si perdono molti minerali tra cui il potassio. In questo caso è sempre necessaria una corretta idratazione e una buona alimentazione per reintegrare i minerali persi e aiutare i muscoli a recuperare più velocemente. Inoltre, può tornare utile assumere anche integratori specifici.
I segnali d’allarme di eventuale carenza di potassio sono: crampi muscolari, sonnolenza e nausea. A lungo andare, la ipokaliemia può provocare danni ai reni, al cuore (con rallentamento del battito cardiaco) e al tono muscolare.
L'iperkaliemia è, al contrario, il termine che indica un eccesso di potassio nel sangue. Questa anomalia può essere la conseguenza di disfunzioni renali oppure un’eccessiva assunzione di integratori (raramente è dovuta all’alimentazione). Sono infatti i reni ad avere il compito dello smaltimento del potassio.
La mancata eliminazione del potassio può essere provocata anche da disidratazione e anomalie delle ghiandole surrenali, che hanno il compito di regolare la secrezione ormonale. Se il potassio non viene espulso correttamente può provocare perdita di forza muscolare, aritmie e pressione bassa.
Se dagli esami del sangue risulta una presenza di potassio troppo alta o troppo bassa, ti consigliamo di rivolgerti al tuo medico.