Contorno per eccellenza nei piatti più saporiti, le patate si prestano a innumerevoli preparazioni non solo per arricchire primi, secondi ma anche i dolci. Bianche, gialle, rosse, viola, dolci o americane, esistono tantissime varietà di questi deliziosi tuberi, ognuno con caratteristiche e proprietà differenti.
Originarie del Sud America, sono state per lungo tempo una delle pietanze più consumate dai poveri e da tutti coloro che non potevano permettersi il pane, in quanto molto nutrienti ed economiche. Ricche di acqua, amido e fibre, sono carboidrati ad alto potere saziante che vanno consumati tassativamente cotti; la patata cruda, infatti, contiene sostanze tossiche e pericolose per la salute dell’essere umano.
Di tutte le oltre 5000 varietà di patate esistenti, sono una decina quelle più diffuse a livello commerciale e che è possibile trovare facilmente nei supermercati e nei banchi ortofrutticoli.
Vediamo allora quali sono i tipi di patate più comuni, le loro caratteristiche e proprietà e gli usi più adatti in cucina.
Tipi di patate: varietà, proprietà e caratteristiche
Appartenenti alla famiglia delle solanacee, il nome scientifico della patata (Solanum Tuberosum) suggerisce inequivocabilmente la sua natura: si tratta di un tubero la cui coltivazione è diffusa tutto l’anno e che comprende numerose varietà.
Tra queste, le più comuni sono indubbiamente la patata a pasta bianca, la patata a pasta gialla, le patate rosse e le patate viola. Vediamo le caratteristiche di ognuna.
Patate a pasta bianca
Tra le più comuni in tutto il mondo, le patate a pasta bianca si distinguono per la loro polpa dal colore giallo tenue e la consistenza farinosa, dovuta all’abbondante contenuto di amido.
Dal punto di vista nutrizionale, contengono circa 75 calorie ogni 100 grammi, pochissime proteine e grassi e una discreta percentuale di fibre. Il contenuto di carboidrati è invece molto abbondante (quasi il 20%), così come quello di alcuni minerali molto importanti per il benessere dell’organismo (in particolare il potassio, che ne contiene circa 405 mg, e zinco).
Con la cottura la polpa delle patate a pasta bianca tende a sfaldarsi facilmente, pertanto questa varietà è molto indicata per la preparazione di purè, gnocchi, crocchette, spezzatini e tutte quelle pietanze dalla consistenza cremosa. Non a caso, vengono spesso aggiunte nelle ricette delle vellutate (come quella di zucca) in qualità di addensanti.
Patate a pasta gialla
Molto più compatte e sode, le patate a pasta gialla sono caratterizzate da buccia e polpa di colore giallo dorato, che si mantiene carnosa anche dopo la cottura. Proprio per questa sua caratteristica, questo tipo di patate è indicato per la preparazione di fritture croccanti e saporiti contorni cotti al forno.
I valori nutrizionali sono simili a quelli della patata bianca, con la differenza che la varietà a pasta gialla contiene una percentuale maggiore di betacarotene (che contribuisce al colore più acceso della polpa). Rientrano in questa categoria anche le patate novelle, dalle dimensioni più piccole e tondeggianti che vengono raccolte e commercializzate prima di giungere a piena maturazione, ideali da consumare previa cottura al forno e con la buccia.
Patate rosse
Simili alle patate a pasta gialla per proprietà e consistenza, le patate rosse si distinguono per la loro caratteristica buccia rossastra, mentre la polpa gialla e soda ha un gusto delicato e leggermente più acidulo e minerale rispetto alle altre varietà.
Come la patata novella, quella rossa è ideale per la preparazione di contorni croccanti e dovrebbe essere sempre consumata con la buccia, dal momento che anche quest’ultima è ricca di proprietà.
Patate viola
Chiamate anche vitelotte, violette o turchesa, le patate viola sono meno diffuse nel nostro Paese, nonostante alcune varietà vengano coltivate proprio in Italia.
Ricchissime di antiossidanti, si caratterizzano per la buccia e la polpa di colore viola, dovuta alla presenza di antocianine. La consistenza farinosa si accompagna a un gusto dolciastro che le rende adatte per la preparazione di gnocchi colorati e contorni semplici. La buccia invece si mantiene dura e poco digeribile anche dopo la cottura, pertanto è meglio rimuoverla.
Le patate dolci americane: arancioni e bianche
Annoverate nella categoria di patate, in realtà le patate americane dolci non sono dei tuberi ma delle radici tuberose che appartengono alla famiglia delle Convolvulacee. Di conseguenza, rispetto alle patate classiche presentano caratteristiche nutrizionali differenti.
Meglio note con il nome di batate, sono due i tipi di patate dolci americane più diffusi: quella bianca e quella arancione.
Le patate americane dolci bianche si caratterizzano per la polpa molto pallida e un inconfondibile sapore dolciastro che ricorda quello delle castagne cotte. Nonostante ciò, l’indice glicemico delle patate americane è più basso di quello delle altre patate.
La patata americana arancione, invece, si distingue per la buccia e la polpa di colore arancione. Ricca di vitamina C e carotenoidi, anch’essa ha un sapore molto dolce che ricorda quello della zucca, pertanto si presta anche alla preparazione di ricette dolci.