Se soffrite Il fuoco di Sant’Antonio o herpes Zoster è una malattia infettiva che ha molto a che fare con il nostro sistema immunitario.
Consiste infatti nella riattivazione del virus Varicella-Zoster, che appartiene alla famiglia degli Herpes, ed è lo stesso che causa la varicella nei bambini.
La buona notizia per chi soffre di fuoco di Sant’Antonio è che questo disturbo può essere prevenuto e alleviato grazie all’alimentazione.
Evitando alcuni alimenti, infatti, è possibile ridurre l’infiammazione e favorire una più rapida guarigione.
L’Herpes Zoster o Fuoco di Sant’Antonio si manifesta con eruzioni cutanee dolorose e il suo nome deriva proprio dal forte bruciore che queste causano.
Anche se le vescicole appaiono di frequente sul torace e sull’addome, in realtà possono interessare tutto il corpo, compreso il viso, e possono durare anche fino a 4 settimane.
La causa che porta alla riattivazione del virus nella forma di herpes Zoster è principalmente riconducibile a un improvviso abbassamento delle difese immunitarie, dovuto a un forte stress emotivo o fisico, trattamenti farmacologici o patologie che minano il sistema immunitario.
Non solo, talvolta il disturbo può comparire in seguito all’eccessiva esposizione ai raggi solari.
Benché si tratti di un problema che può affliggere tutti gli adulti, la possibilità di sviluppare l'herpes zoster aumenta con l'avanzare dell'età.
Come si cura il Fuoco di Sant’Antonio? Il consulto con un medico è fondamentale in questi casi, dal momento che solo questa figura può prescrivere dei farmaci antivirali per ridurre i sintomi.
Accanto a questo, può essere utile adottare alcuni accorgimenti utili a tenere a bada il dolore e le irritazioni, come indossare indumenti freschi e larghi e seguire una dieta specifica.
Infatti, è bene sapere che evitare gli alimenti che compromettono il sistema immunitario dell'organismo può aiutare a ridurre la durata della malattia.
Scopriamo allora come l’alimentazione influisce sul fuoco di Sant’Antonio e quali sono i cibi da evitare sia per trattare che per prevenire il disturbo.
I cibi da evitare
Trattandosi di un disturbo legato al sistema immunitario, in caso di fuoco di Sant’Antonio è bene evitare i cibi che possono comprometterlo.
In particolare, le due principali categorie di alimenti da evitare sono i carboidrati ad alto contenuto glicemico e i cibi altamente lavorati.
Ciò è dovuto al fatto che i carboidrati ad alto contenuto glicemico si scompongono rapidamente creando un rapido picco di zuccheri nel sangue.
Questi, a loro volta, innescano il rilascio di molecole infiammatorie e radicali liberi, che possono stressare l'organismo.
Pertanto, includere troppi carboidrati ad alto contenuto glicemico nella dieta può potenzialmente compromettere il sistema immunitario e aumentare l'infiammazione.
Tra questi cibi da evitare se si soffre di fuoco di Sant’Antonio troviamo quindi caramelle e dolciumi, torte e prodotti da forno, bevande zuccherate, cereali e salse zuccherate, pane e riso bianco.
Non solo. Anche i cibi più elaborati influiscono negativamente sull’Herpes Zoster poiché sono ricchi di sale e zuccheri aggiunti che possono scatenare infiammazioni e indebolire il sistema immunitario.
Tra questi vanno menzionati i cibi fritti, pane e crackers prodotti con tecniche industriali e tutti gli alimenti ad alto contenuto di grassi saturi e a basso contenuto di fibre, come patatine, snack e cibo spazzatura.
Infine, l’indebolimento del sistema immunitario è anche uno tra gli effetti dell’alcol, pertanto consumare troppe bevande alcoliche rende l‘organismo terreno fertile per la riattivazione del fuoco di Sant’Antonio.
Alimenti che possono aiutare
Se si è soggetti predisposti all’insorgere dell’Herpes Zoster, gli alimenti ricchi di sostanze nutritive, soprattutto quelli ad alto contenuto di sali minerali e vitamine, possono contribuire a sostenere il sistema immunitario.
Le difese immunitarie del nostro organismo trovano infatti dei preziosi alleati in sostanze come lo zinco, contenuto nella carne, nelle uova e nel pesce magri.
Da non sottovalutare anche le fonti vegetali di zinco come il grano, i legumi, la frutta secca e i semi oleosi, soprattutto quelli di girasole e di zucca.
Tra gli altri micronutrienti utili a contrastare l’insorgere e la durata del virus segnaliamo anche il beta carotene o provitamina A presente soprattutto nei cibi di colore giallo e arancione come zucca, carote, patate dolci, melone e peperoni, ma anche nelle verdure a foglia verde come prezzemolo, basilico, maggiorana, menta, cicoria, spinaci, rucola, lattuga e sedano.
Anche la vitamina B12 è utile se si soffre di fuoco di Sant’Antonio, così come la vitamina C e la vitamina E.
Gli alimenti più ricchi di queste sostanze sono:
pesce azzurro, come sardine e sgombro,
fegato,
kiwi,
agrumi,
peperoni,
frutta secca,
cereali.
Altri cibi che possono sostenere il nostro sistema immunitario e ridurre il rischio che il virus del fuoco di Sant’Antonio si riattivi sono anche i carboidrati complessi che contengono molte fibre e i cereali integrali che forniscono un elevato valore nutrizionale. Via libera quindi a pane, riso e pasta integrale, ma anche orzo, cous cous, quinoa e avena.
Una dieta ben bilanciata può aiutare a prevenire carenze di nutrienti che potrebbero indebolire il sistema immunitario pertanto, se si soffre di fuoco di Sant’Antonio, è bene includere nella propria alimentazione questi cibi virtuosi.