Vitamine, minerali, acidi grassi e tantissime proprietà. La frutta secca è un vero e proprio cocktail di gusto e benefici per il nostro organismo, al punto che spesso viene annoverata tra gli alimenti cosiddetti superfood.
A colazione insieme ad uno yogurt, come spuntino spezza fame prima di pranzo o cena, o nei pasti principali per arricchire insalate o impanare il pesce, la frutta secca è adatta ad essere consumata in qualsiasi momento della giornata.
Il suo contributo in un’alimentazione sana è fondamentale. Consumare regolarmente frutta secca è importante per garantire all’organismo il giusto apporto di nutrienti e migliorare alcune funzioni vitali.
Scopriamo tutti i benefici di questa preziosa categoria alimentare, quante e quali tipologie di frutta secca esistono e perché è così importante per il nostro organismo.
Frutta secca VS frutta essiccata: caratteristiche e differenze
La categoria di frutta secca comprende due tipologie di alimenti facilmente distinguibili per caratteristiche e proprietà: frutta secca (lipidica) e frutta essiccata o disidratata (glucidica).
La frutta secca lipidica è quella oleosa a guscio: mandorle, pistacchi, noci, nocciole, arachidi, ecc. Ricca di grassi acidi monoinsaturi e polinsaturi tra cui Omega 3 e Omega 6, contiene anche un’alta percentuale di fibre insolubili e proteine.
Pur essendo molto nutriente e calorica ( 600kcal per 100gr di prodotto) si rivela adatta ad essere consumata anche da chi segue un regime alimentare ipocalorico perché è priva di colesterolo e ricca di vitamine e minerali. Inoltre, l’alto contenuto di fibre stimola la sensazione di sazietà, permettendo di arrivare al pasto successivo senza accusare i crampi della fame.
La frutta essiccata o disidratata è invece glucidica, quindi ricca degli zuccheri della frutta (glucosio e fruttosio) e di fibre solubili. Questa categoria comprende albicocche, prugne secche, datteri, uva sultanina, fichi secchi, ecc.
Dal momento che anche questa tipologia risulta molto calorica e nutriente, perché quasi del tutto priva di acqua, l’ideale è consumarla a colazione per fornire il giusto apporto di energia all’organismo o dopo l’allenamento per aiutare il fisico a rimettersi in forze.
Anche la frutta disidratata è ricca di fibre che aiutano la regolarità dell’intestino (soprattutto prugne e fichi secchi), vitamine e minerali. Tra questi, acido folico, fosforo e potassio sono indispensabili per le funzioni nervose e forniscono uno stimolo alla concentrazione.
Tutti i benefici della frutta secca
A prescindere che sia secca o disidratata, è molto importante che questa categoria di alimenti sia introdotta in un regime alimentare bilanciato perché apporta numerosi benefici all’organismo.
Dato l’alto contenuto calorico ed energetico è ovviamente opportuno consumare la frutta secca con moderazione, altrimenti si rischia un effetto controproducente. Per questo motivo, gli specialisti dell’alimentazione ritengono che 30 grammi di mandorle, noci, pistacchi (non salati) e altre varietà di frutta secca sia la quantità ideale da consumare nell’arco di una giornata.
Se introdotta all’interno di una dieta equilibrata, la frutta secca aiuta a ridurre il colesterolo cattivo, grazie all’azione degli acidi grassi Omega 3 e 6. Al tempo stesso favorisce le funzioni cardiovascolari e protegge il cuore.
La presenza di fibre solubili e insolubili fa sì che la frutta secca sia un ottimo aiuto per favorire la regolarità intestinale e limitare lo stimolo della fame grazie al suo potere saziante.
La frutta secca lipidica a guscio è inoltre ricca di vitamine e minerali, tra cui vitamina B ed E note per le loro proprietà antiossidanti. Di conseguenza mangiare 15-20 mandorle, noci o pistacchi al giorno aiuta a contrastare i radicali liberi, proteggere dall’invecchiamento e dalle infiammazioni.
Infine, la presenza di sali minerali come zinco, magnesio, ferro, fosforo, calcio e potassio aiuta a regolare la pressione arteriosa e l’attività nervosa con benefici sulla concentrazione, l’energia e il buonumore.
Frutta secca e disidratata sono inoltre ottimi alleati degli sportivi. Forniscono il giusto carico di energia prima dell’attività, aiutano a reintegrare sali minerali persi con la sudorazione e forniscono gli aminoacidi essenziali per la ricostruzione del tessuto muscolare dopo lo sforzo.
Controindicazioni: quando è meglio evitarla
Questo alimento è quindi l’ideale per mantenersi in buona salute ma esistono casi in cui è opportuno evitare il consumo.
La frutta secca non è indicata per quanti soffrono di patologie all’apparato digerente e presentano infiammazioni intestinali croniche, colite e Morbo di Chron. A causa dell’alto contenuto di fibre, infatti, questo alimento potrebbe provocare infiammazioni e peggiorare il problema.
Inoltre diabetici, quanti soffrono di problemi renali e chi è sottoposto a regime alimentare ipocalorico dovrebbero evitare il consumo di frutta disidratata perché troppo ricca di zuccheri e calorie.