Fondamentali a tutte le età, ma soprattutto in età pediatrica, le proteine con la loro funzione plastica, rappresentano “i mattoncini” necessari a costruire nuovi tessuti e a riparare quelli danneggiati. Hanno, dunque, una funzione estremamente importante.
Quello che probabilmente non tutti sanno è che un eccesso proteico nei bambini, determina un sovraccarico renale e predispone allo sviluppo dell’obesità e di altre malattie.
Cosa sono le proteine e a cosa servono?
In termini nutrizionali, la proteina è una dei tre macronutrienti essenziali di cui il nostro corpo necessita per sopravvivere. A differenza degli altri macronutrienti e dei micronutrienti, il corpo non è in grado di immagazzinare proteine, motivo per cui bisogna assumerle quotidianamente attraverso i cibi.
Le proteine sono ubiquitarie nel nostro organismo e vengono utilizzate praticamente per ogni attività svolta al suo interno; intervengono nel trasporto di ossigeno per tutto l’organismo, costruiscono e riparano i tessuti, partecipano alla sintesi degli enzimi, degli ormoni e di altri composti chimici.
Dove si trovano le proteine?
Gli alimenti ricchi di proteine sono: carne, pesce, uova, latte e formaggi.
Tuttavia, accanto alle proteine di origine animale vi sono le proteine di origine vegetale presenti in: legumi, cereali, frutta a guscio, semi e prodotti della soia.
Ma attenzione, le proteine non sono tutte uguali!
Le proteine di origine animale vengono definite COMPLETE: contengono tutti gli AA essenziali in quantità e in rapporti equilibrati.
Le proteine vegetali si definiscono INCOMPLETE: poiché non contengono tutti gli AA essenziali. Queste carenze possono essere superate semplicemente utilizzando appropriate associazioni alimentari, un classico esempio è l’associazione tra cereali e legumi.
È fortemente consigliato consumare una sola fonte di proteine a ogni pasto cercando di non combinarle nello stesso pasto. Questo è particolarmente importante nell’alimentazione dei bambini poiché la combinazione di diverse fonti proteiche altera la biodisponibilità degli oligoelementi presenti.
In un piano alimentare equilibrato le fonti proteiche dovrebbero essere il 50% di origine animale e il 50% di origine vegetale. In linea generale, un piano alimentare per un bambino dovrebbe seguire questa ripartizione delle fonti proteiche: 4/5 porzioni di legumi, 3/4 di pesce, 1 uovo a settimana, 1 porzione di carne rossa, 2 porzioni di carne bianca, 2 porzioni di formaggio.
Proteine e bambini
Il fabbisogno proteico di un bambino non è così alto come pensiamo, inoltre, negli ultimi anni le stime sono state rivalutate e ridotte. L’eccesso di proteine nella dieta è una problematica comune a tutte le età, ma interessa maggiormente i bambini tra uno e tre anni.
A partire dal secondo semestre, in concomitanza con l’inizio dello svezzamento, più del 50% dei bambini assume più proteine del dovuto. Tra i dodici mesi ed i tre anni di vita, si stima che, la totalità dei bambini assume una quantità di proteine in eccesso rispetto alle raccomandazioni.
Secondo quanto riportato dalle nuove tabelle LARN, il fabbisogno proteico raccomandato per un bambino tra i 6 e i 12 mesi è pari a 11 g di proteine.
Il fabbisogno proteico per un bambino tra 1-3 anni è di 14 g.
Analizzando le proteine in una giornata tipo di un bambino:
Mattina: latte 6 g di proteine su 200 ml
Pranzo: piatto completo con proteine: 6 g per vasetto di omogenizzato o su 20 g di carne/pesce fresco
Merenda: yogurt il pomeriggio 3 g di proteine,
Cena: piatto completo con proteine vegetali 3 g per vasetto o per 20 g di prodotto fresco.
Se a questo aggiungiamo la classica spolverata di parmigiano, che si è soliti aggiungere a ogni piatto, notiamo bene che le proteine totali saranno ben 18 g contro i 14 g richiesti.
Proteine del latte
Il problema principale deriva dal latte. Il latte è un super alimento in età pediatrica, assunto nella quantità adeguata, copre da solo buona parte del fabbisogno proteico: dal 100% a sei mesi al 20-80% circa a tre anni, in base al tipo e alla quantità di latte.
Per evitare di superare il fabbisogno proteico del bambino è consigliato utilizzare, laddove l’allattamento materno non fosse possibile, formule di latte a contenuto proteico più simile a quello del latte materno e non il latte vaccino.
Analizzando dal punto di vista proteico i diversi tipi di latte:
Nel latte materno troviamo 0,9 grammi di proteine per 100 ml
Nel latte crescita 1,9 grammi di proteine su 100 ml
Nel latte vaccino 3,3 grammi su 100 ml.
Notiamo bene come tra il latte vaccino e il latte materno vi sia una differenza enorme, il contenuto proteico è quasi triplicato. Per questa ragione il latte vaccino andrebbe sempre evitato nel primo anno di vita e possibilmente anche nel secondo.
Inoltre, il latte vaccino ha meno ferro, ma soprattutto è meno biodisponibile rispetto a quello presente nel latte materno o nei latti per bambini e questo rischia di determinare un deficit.
Problemi derivanti dall’eccesso proteico
Le conseguenze derivanti dell'eccessiva assunzione di proteine sono: un aumento del lavoro dei reni con conseguente sovraccarico e un maggior rischio di sviluppare obesità, diabete tipo 2 e stati infiammatori in risposta allo stimolo a secernere ormoni come insulina e Igf1(fattore di crescita).
Questi ormoni stimolano la deposizione di nuovo tessuto e quindi stimolano la crescita sia della statura che del peso dei bambini, ma anche la differenziazione e maturazione degli adipociti attraverso l'induzione diretta della moltiplicazione cellulare e attraverso l'inibizione del feedback dell'effetto lipolitico dell'ormone della crescita predisponendo il bambino all’obesità.
Risulta, pertanto, importante ridurre l’assunzione di proteine nei bambini, sia di origine animale che di origine vegetale. Non dimentichiamo , però, che contribuiscono al mantenimento di un buono stato di salute e sono fondamentali nel processo di crescita, pertanto, bisogna porre attenzione alla frequenza di rotazione delle fonti proteiche e al consumo di porzioni equilibrate, in modo da preservare e promuovere la salute dei bambini.