I betaglucani sono delle sostanze che hanno numerosi benefici per la salute e si trovano in diversi alimenti, alcuni dei quali potrebbero essere già presenti nella nostra dispensa.
Si tratta infatti di un tipo di fibra solubile presente negli alimenti di origine vegetale che, grazie alla loro lenta digestione, influiscono positivamente sul funzionamento dell’apparato digerente, sul sistema cardiaco e su quello immunitario.
Per questo motivo, aumentare l'assunzione di betaglucani attraverso l’alimentazione è utile per sfruttare appieno i numerosi benefici che queste sostanze apportano alla salute del nostro organismo.
Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sui betaglucani: cosa sono, a cosa servono e in quali alimenti si trovano.
Betaglucani: cosa sono?
I betaglucani sono una forma specifica di fibra alimentare solubile che si trova nelle pareti cellulari di alcuni tipi di piante e di alcuni lieviti, batteri, funghi e alghe.
Le fibre solubili, betaglucani compresi, lavorano assorbendo l'acqua e gonfiandosi nel tratto digestivo, rallentando di conseguenza la digestione dal momento che impiegano più tempo a passare attraverso l'intestino.
È proprio grazie a questo meccanismo, però, che i betaglucani producono effetti benefici per la salute. Il loro passaggio attraverso l’intestino, infatti, crea una patina sulle pareti che contrasta l’assorbimento di grassi.
Sebbene i benefici dei betaglucani si concentrino in prima istanza all’apparato digerente, queste sostanze sono associate anche ad altri diversi effetti positivi per la salute. Non è un caso, quindi, che il settore farmaceutico-alimentare abbia iniziato a produrre anche degli integratori di betaglucani, allo scopo di incentivare un’adeguata assunzione.
Ma a cosa servono i betaglucani nello specifico e dove si trovano? Scopriamolo subito.
A cosa servono i betaglucani?
L’assunzione dei betaglucani è stata collegata a un lungo elenco di potenziali benefici per la salute e sono stati studiati ampiamente per la loro capacità di abbassare i livelli di colesterolo.
Mentre contribuiscono ad abbassare il colesterolo cattivo, non intaccano i livelli di colesterolo buono, che è invece utile per ridurre i fattori di rischio per le malattie cardiache.
Inoltre, grazie al fatto che i betaglucani sono fibre solubili, la loro assunzione può contribuire a stabilizzare il livello di zuccheri nel sangue. Ciò è dovuto al fatto che, quando il cibo viene digerito più lentamente, l'organismo può controllare più efficacemente l'aumento degli zuccheri, rilasciando in risposta una quantità sufficiente di insulina.
Per questo motivo, gli alimenti ricchi di fibre e betaglucani possono far parte di una dieta sana per chi soffre di diabete.
Un ulteriore beneficio dei betaglucani deriva dal fatto che queste sostanze, così come altre fibre alimentari, agiscono come prebiotici, alimentando i probiotici, cioè i batteri buoni dell'intestino. In questo modo, l'apparato digerente ne beneficia e, a sua volta, aiuta anche a sostenere e rinforzare il sistema immunitario.
Consumare cibi che contengono betaglucani è anche molto indicato per chi segue un regime alimentare ipocalorico, grazie al fatto che aumentano la sensazione di sazietà.
Infine, i betaglucani sono un’ottima fonte di antiossidanti, sostanze che aiutano a combattere lo stress ossidativo e i radicali liberi, responsabili del processo d'invecchiamento delle cellule.
Dove si trovano?
Come abbiamo detto, queste particolari fibre si trovano nei cibi di origine vegetale. Gli alimenti più ricchi di betaglucani sono soprattutto i cereali integrali, con avena, orzo e crusca in pole position.
L'avena in fiocchi, in chicchi o come farina per realizzare biscotti ricchi di betaglucani ne contiene in assoluto le maggiori quantità, pertanto è un cereale raccomandato per ridurre i livelli di colesterolo.
Oltre all’avena, anche l’orzo è uno dei cereali più ricchi di fibre e di betaglucani che si possano mangiare. Inoltre i betaglucani dell'orzo sono quelli che producono una maggiore attività antiossidante.
Tra i cereali integrali che contengono i betaglucani c’è poi la crusca, per questo motivo consumare pane integrale è buon modo per integrare queste sostanze nella propria dieta. Il pane integrale è infatti prodotto utilizzando tutte le parti del chicco di grano, compresi la crusca e il germe, mentre i panificati realizzati con farina bianca vengono invece privati di queste sostanze, insieme alle fibre, alle proteine e ai nutrienti benefici.
Tra i cereali meno conosciuti, anche il sorgo - considerato un cereale antico - contiene questa importante fibra, sebbene sia a livelli inferiori di quelli contenuti in avena, orzo e crusca.
Non solo cereali, i betaglucani si trovano anche nei funghi e nel lievito di birra.
Infine, anche molte varietà di alghe commestibili contengono questo tipo di fibra, tant’è che è da questi alimenti che vengono estratti i betaglucani per produrre gli integratori, utili per chi si vuole assicurare un’adeguata assunzione di queste sostanze benefiche.